Mbappé c’è Tuchel sorride
L’allenatore del Psg carica l’ex Inter Il talento pronto a subentrare Verratti invece è ancora ai box «E’ arrivato il momento di Icardi»
Al quarto di Champions con l’Atalanta ci sarebbe arrivato volentieri in condizioni migliori, Thomas Tuchel. In primis, perché da giorni cammina con stampelle e tutore per una frattura al quinto metatarso del piede sinistro. Poi, perché il Psg che metterà in campo stasera a Lisbona non è proprio l’undici che aveva sognato fino a qualche mese fa. Cavani e Meunier non hanno prolungato il loro contratto, Verratti è alle prese con una lesione al polpaccio, Kurzawa è ko, Di Maria è squalificato e ultimo, ma primo in ordine di importanza, Mbappé, che resta una grossa incognita per la sfida di stasera contro i nerazzurri di Gasperini. La notizia, parzialmente positiva, la dà però Tuchel in conferenza stampa prima dell’ultimo allenamento di ieri sera: «Se non succederà nulla, Mbappé farà parte della squadra». Parole che suonano come un violino e che diventano ancor più orecchiabili quando il tedesco svela le sue intenzioni, rispondendo a domanda su Neymar: «Su di lui c’è sempre tanta pressione, ma gli piacciono queste sfide. Poi, nel finale avremo la possibilità di far entrare anche Kylian e sappiamo tutti quanto a Neymar piaccia giocare con lui». Il fuoriclasse di Bondy, dunque, è parzialmente recuperato e partirà dalla panchina. Lo stesso discorso non si può fare per Verratti: «Dobbiamo aspettare ed essere pazienti con Marco. Lunedì ha cominciato a correre, ad accelerare, spero di recuperarlo in caso di semifinale».
OCCHI SU ICARDI. Un traguardo che il Psg potrà raggiungere più facilmente se il suo centravanti, Icardi, dovesse ricominciare a far gol dopo esser rimasto a secco nelle due finali di coppa che hanno preceduto la sfida con l’Atalanta: «Mauro è importantissimo per noi - ha spiegato Tuchel in particolare dopo la partenza di Cavani. Sarà importante che faccia una buona partita, che dimostri la sua personalità. Da lui ci aspettiamo che sia decisivo nelle partite importanti, ma non ho dubbi: è un giocatore affidabile, che non ha mai paura. Il suo momento è arrivato».
CON IL SORRISO. Icardi sa come segnare all’Atalanta, l'ha fatto più volte con l’Inter, conosce pregi e difetti della squadra di Gasperini. «Hanno uno stile unico - spiega Tuchel - Giocano sempre uno contro uno, attaccano e aggrediscono con sette giocatori, ma siamo sicuri che troveremo degli spazi. Ciò che dovremo fare e mettere in campo lo spirito che ho visto negli ultimi giorni durante gli allenamenti: dovremo soffrire sì, ma giocare con il sorriso». Uno smile per la Champions, quella che al Psg, negli ultimi anni, è spesso sfuggita ai quarti di finale.