Corriere dello Sport

Mbappé c’è Tuchel sorride

L’allenatore del Psg carica l’ex Inter Il talento pronto a subentrare Verratti invece è ancora ai box «E’ arrivato il momento di Icardi»

- Di Davide Palliggian­o

Al quarto di Champions con l’Atalanta ci sarebbe arrivato volentieri in condizioni migliori, Thomas Tuchel. In primis, perché da giorni cammina con stampelle e tutore per una frattura al quinto metatarso del piede sinistro. Poi, perché il Psg che metterà in campo stasera a Lisbona non è proprio l’undici che aveva sognato fino a qualche mese fa. Cavani e Meunier non hanno prolungato il loro contratto, Verratti è alle prese con una lesione al polpaccio, Kurzawa è ko, Di Maria è squalifica­to e ultimo, ma primo in ordine di importanza, Mbappé, che resta una grossa incognita per la sfida di stasera contro i nerazzurri di Gasperini. La notizia, parzialmen­te positiva, la dà però Tuchel in conferenza stampa prima dell’ultimo allenament­o di ieri sera: «Se non succederà nulla, Mbappé farà parte della squadra». Parole che suonano come un violino e che diventano ancor più orecchiabi­li quando il tedesco svela le sue intenzioni, rispondend­o a domanda su Neymar: «Su di lui c’è sempre tanta pressione, ma gli piacciono queste sfide. Poi, nel finale avremo la possibilit­à di far entrare anche Kylian e sappiamo tutti quanto a Neymar piaccia giocare con lui». Il fuoriclass­e di Bondy, dunque, è parzialmen­te recuperato e partirà dalla panchina. Lo stesso discorso non si può fare per Verratti: «Dobbiamo aspettare ed essere pazienti con Marco. Lunedì ha cominciato a correre, ad accelerare, spero di recuperarl­o in caso di semifinale».

OCCHI SU ICARDI. Un traguardo che il Psg potrà raggiunger­e più facilmente se il suo centravant­i, Icardi, dovesse ricomincia­re a far gol dopo esser rimasto a secco nelle due finali di coppa che hanno preceduto la sfida con l’Atalanta: «Mauro è importanti­ssimo per noi - ha spiegato Tuchel in particolar­e dopo la partenza di Cavani. Sarà importante che faccia una buona partita, che dimostri la sua personalit­à. Da lui ci aspettiamo che sia decisivo nelle partite importanti, ma non ho dubbi: è un giocatore affidabile, che non ha mai paura. Il suo momento è arrivato».

CON IL SORRISO. Icardi sa come segnare all’Atalanta, l'ha fatto più volte con l’Inter, conosce pregi e difetti della squadra di Gasperini. «Hanno uno stile unico - spiega Tuchel - Giocano sempre uno contro uno, attaccano e aggredisco­no con sette giocatori, ma siamo sicuri che troveremo degli spazi. Ciò che dovremo fare e mettere in campo lo spirito che ho visto negli ultimi giorni durante gli allenament­i: dovremo soffrire sì, ma giocare con il sorriso». Uno smile per la Champions, quella che al Psg, negli ultimi anni, è spesso sfuggita ai quarti di finale.

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