La Roma in Borsa vale 63 milioni Caso portieri: ora sogna Cragno
Giulini vuole Juan Jesus, Fienga prova a offrire anche Olsen. Friedkin prepara l’Opa a prezzi di saldo
Dan Friedkin
E’ il nuovo proprietario della Roma, mancano solo le firme ufficiali
Guido Fienga
Il Ceo della Roma è destinato a rimanere e a gestire la transizione
Piero Ausilio
E’ il principale candidato per il ruolo di nuovo direttore sportivo
Tra Sirigu e Pau Lopez, spunta a sorpresa Alessio Cragno. La Roma ha chiesto al Cagliari informazioni sul portiere, classe ‘94, che il presidente Giulini potrebbe vendere insieme a Joao Pedro per fare cassa. La valutazione è superiore a 20 milioni. Ma nell’affare possono entrare alcuni calciatori: dall’altro portiere Olsen, che a Cagliari per sei mesi ha fatto bene ma con Di Francesco a Roma ha avuto poca fortuna, a Juan Jesus, che il Cagliari ha già chiesto a Fienga e che ha un solo anno di contratto davanti. In più c’è il giovane Alessio Riccardi, che Di Francesco ha fatto esordire in Coppa Italia e che per la Roma è da mesi sul mercato. Insomma, l’affare può essere intavolato. Purché nel frattempo De Sanctis riesca a piazzare Pau Lopez all’estero, probabilmente in Germania dove Bayer Leverkusen e Hertha Berlino sono in cerca di un numero uno.
ALTRI AFFARI. La Roma intanto pensa a sfoltire la rosa, con una priorità: piazzare Patrik Schick, che per il momento il Lipsia sembra aver mollato. In Italia piace al Torino, dove ritroverebbe Giampaolo che lo lanciò alla Sampdoria. Ma è difficile che Cairo investa 25 milioni su un attaccante avendo già a libro paga Belotti e Zaza. Con i soldi di Schick, il bilancio potrà respirare. E la Roma potrà finalmente annunciare l’ingaggio di Pedro e, auspicabilmente, l’acquisto di Smalling, per il quale è tornato un certo ottimismo.
I CONTI. Ma la vera iniezione di liquidità che Fienga attende con ansia dipenderà dal closing di lunedì prossimo. Friedkin completerà l’aumento di capitale deliberato due anni fa dal Cda di Pallotta e complessivamente erogherà 85 milioni, con i quali potranno essere rinnovati i contratti di Pellegrini e Zaniolo. Ieri, intanto, il Friedkin Group ha diramato un comunicato finanziario con il quale ha specificato le caratteristiche dell’investimento. E’ stato un chiarimento chiesto dalla Consob dopo le forti oscillazioni in Borsa e il recente crollo del titolo (ieri una vigorosa risalita, superiore all’11%), una delle ragioni che spinge il nuovo proprietario a procedere al delisting, cioè l’uscita dai mercati. Friedkin rileverà l’86,6% delle azioni del club per la cifra di 63.414.047 euro, al prezzo per azione che vale anche per l’Opa: 0,1165. E’ evidente che un calo così forte sia vantaggioso per l’acquirente, che potrà spendere meno per controllare l’intero pacchetto azionario rastrellando le azioni rimaste sul mercato (13,4%), sempre che i piccoli azionisti decidano di vendere a quel prezzo. Ma ciò che ha generato un dibattito è la differenza tra la cifra di cui si parlava, poco più di 63 milioni, e il valore complessivo che le parti hanno dato alla transazione: 591 milioni. Il punto è che nella cifra della compravendita è considerato anche l’ingente debito contratto da Pallotta nel corso degli anni, in buona parte convertito in un bond acquistato da investitori qualificati nell’agosto del 2019: il comunicato parla di oltre 413 di passivo nei quali però vanno considerati i prestiti interni al gruppo e gli impegni alla ricapitalizzazione di cui fa carico il nuovo proprietario. «perfettamente riuscito».
PROGNOSI. Con questo viaggio, Pastore ha provato a rimettersi in sesto dopo un anno terribile: nelle fasi più acute del dolore, determinato da un’infiammazione cronica, non solo non riusciva ad allenarsi, ma neanche a occuparsi delle incombenze quotidiane con la famiglia. Questo spiega la lunghissima assenza del giocatore dopo l’incoraggiante autunno, nel quale era entrato stabilmente tra i titolari. Ora la sua speranza è semplice: tornare a giocare. «I tempi di recupero saranno valutati nei prossimi giorni» dice sempre la Roma. Se dovesse fallire anche questo tentativo, Pastore valuterebbe la risoluzione consensuale del contratto (scadenza 2023) con il club.