Corriere dello Sport

SPEZIA, CHE TRIS STORICA FINALE

Super semifinale della squadra di Italiano che domina il Chievo e ribalta lo 0-2 dell’andata Galabinov lampo al 1’, di Maggiore e Nzola gli altri gol. Inutile il rigore di Leverbe. Liguri mai così in alto

- Di Marco Toracca

Lo Spezia esce dall’incubo eliminazio­ne rifilando una tripletta al Chievo che si arrende. Il ritorno della semifinale playoff non dà spazio a indecision­i. Chi passa può sognare. E sogna lo Spezia. I liguri vanno in finale per salire in A, prima volta in assoluto per questo club, mai così in alto se si eccettuano i tempi dei pionieri in Prima Divisione tra il 1921 e il 1925.

Si parte dal 2-0 per gli scaligeri frutto dell’andata con gli aquilotti che cercano la remuntada e la trovano di gran carriera sulle ali dell’entusiasmo di una città che scorta i calciatori dall’albergo al campo con un carosello di scooter e clacson. Il tifo accompagna la squadra di Vincenzo Italiano, tecnico dei liguri, anche durante la partita con i supporter che rimangono fuori dall’impianto, interdetto per le norme anti Covid 19 a fare cori e sostegno.

LA PARTITA. Sul campo lo Spezia punta sul 4-3-3 con alcuni cambiament­i rispetto alla partita del Bentegodi. In porta Scuffet- Poker difensivo con Ferrer, Erlic, Terzi e Vitale. A centrocamp­o regia affidata a Matteo Ricci con Bartolomei e Maggiore di supporto. Terzetto offensivo con Galabinov al centro dell’attacco affiancato da Gyasi e Nzola esterni. Sul fronte opposto Alfredo Aglietti, allenatore del Chievo, conferma la stessa formazione di vista tre giorni fa a Verona.

La partenza dello Spezia è al fulmicoton­e. Un minuto e Galabinov dimezza lo svantaggio, l’attaccante bulgaro finalizza di testa un traversone di Bartolomei. Lo Spezia annusa il colpo e prova subito a cercare il bis della sicurezza. Al 6’ Nzola prova la girata con Semper che neutralizz­a con sicurezza. È ancora lo Spezia a tentare al 15’ con una conclusion­e di Matteo Ricci che termina fuori dallo specchio della porta. Padroni di casa vicini al raddoppio al 32’ con Maggiore che di testa non riesce a finalizzar­e l’invito di Ferrer. Poco prima del riposo Nzola non riesce a superare Semper in azione solitaria facendo irritare i tanti, che a casa e fuori dallo stadio speravano nel raddoppio.

SECONDO TEMPO. Altra partenza sprint dello Spezia nella ripresa, Bartolomei con una bomba da fuori sfiora il palo ma al 5’ è Maggiore a trovare il raddoppio con un pallonetto vincente. E’ il gol che permette allo Spezia di uscire dall’incubo eliminazio­ne e di giocare in scioltezza. A rifinire tutto ci pensa Nzola che mette il risultato in cassaforte e archivia la pratica anche se nel finale il Chievo segna su rigore e tenta l'impresa. Adesso lo Spezia può concentrar­si sul prossimo turno mentre in città scatta la festa perché adesso la Serie A è davvero a un passo. Di mezzo ci sono le due finali che lo Spezia può anche pareggiare per salire in massima serie.

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LAPRESSE Esulta lo spezzino Maggiore, a destra, suo il secondo gol ligure
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