SPEZIA, CHE TRIS STORICA FINALE
Super semifinale della squadra di Italiano che domina il Chievo e ribalta lo 0-2 dell’andata Galabinov lampo al 1’, di Maggiore e Nzola gli altri gol. Inutile il rigore di Leverbe. Liguri mai così in alto
Lo Spezia esce dall’incubo eliminazione rifilando una tripletta al Chievo che si arrende. Il ritorno della semifinale playoff non dà spazio a indecisioni. Chi passa può sognare. E sogna lo Spezia. I liguri vanno in finale per salire in A, prima volta in assoluto per questo club, mai così in alto se si eccettuano i tempi dei pionieri in Prima Divisione tra il 1921 e il 1925.
Si parte dal 2-0 per gli scaligeri frutto dell’andata con gli aquilotti che cercano la remuntada e la trovano di gran carriera sulle ali dell’entusiasmo di una città che scorta i calciatori dall’albergo al campo con un carosello di scooter e clacson. Il tifo accompagna la squadra di Vincenzo Italiano, tecnico dei liguri, anche durante la partita con i supporter che rimangono fuori dall’impianto, interdetto per le norme anti Covid 19 a fare cori e sostegno.
LA PARTITA. Sul campo lo Spezia punta sul 4-3-3 con alcuni cambiamenti rispetto alla partita del Bentegodi. In porta Scuffet- Poker difensivo con Ferrer, Erlic, Terzi e Vitale. A centrocampo regia affidata a Matteo Ricci con Bartolomei e Maggiore di supporto. Terzetto offensivo con Galabinov al centro dell’attacco affiancato da Gyasi e Nzola esterni. Sul fronte opposto Alfredo Aglietti, allenatore del Chievo, conferma la stessa formazione di vista tre giorni fa a Verona.
La partenza dello Spezia è al fulmicotone. Un minuto e Galabinov dimezza lo svantaggio, l’attaccante bulgaro finalizza di testa un traversone di Bartolomei. Lo Spezia annusa il colpo e prova subito a cercare il bis della sicurezza. Al 6’ Nzola prova la girata con Semper che neutralizza con sicurezza. È ancora lo Spezia a tentare al 15’ con una conclusione di Matteo Ricci che termina fuori dallo specchio della porta. Padroni di casa vicini al raddoppio al 32’ con Maggiore che di testa non riesce a finalizzare l’invito di Ferrer. Poco prima del riposo Nzola non riesce a superare Semper in azione solitaria facendo irritare i tanti, che a casa e fuori dallo stadio speravano nel raddoppio.
SECONDO TEMPO. Altra partenza sprint dello Spezia nella ripresa, Bartolomei con una bomba da fuori sfiora il palo ma al 5’ è Maggiore a trovare il raddoppio con un pallonetto vincente. E’ il gol che permette allo Spezia di uscire dall’incubo eliminazione e di giocare in scioltezza. A rifinire tutto ci pensa Nzola che mette il risultato in cassaforte e archivia la pratica anche se nel finale il Chievo segna su rigore e tenta l'impresa. Adesso lo Spezia può concentrarsi sul prossimo turno mentre in città scatta la festa perché adesso la Serie A è davvero a un passo. Di mezzo ci sono le due finali che lo Spezia può anche pareggiare per salire in massima serie.