Corriere dello Sport

LOCATELLI: FELICE SENZA LA MOTOGP

Ha tentato la strada del Motomondia­le Ora raccoglie successi nella Supersport «Scendere di categoria mi ha aiutato a ripartire: ho sofferto in passato e voglio restare qui»

- Di Serena Zunino

Andrea Locatelli è un bergamasco doc: lavorerebb­e più ore di un orologio, a testa bassa, e porta con sé una grande umiltà, anche dopo aver vinto le prime cinque gare del Campionato Mondiale di Supersport 2020. Cinque su cinque, zero errori. Debuttante e leader in classifica. Questo grande successo è arrivato dopo sei anni di Mondiale: prima in Moto3, dove ha debuttato sedicenne e per due volte, nel 2016, ha sfiorato la vittoria in gara, e poi in Moto2, dove ha ottenuto come miglior risultato un sesto posto, in Olanda, nel 2019. Poi il cambio di rotta: l’oggi 23enne ha salutato il paddock del Mondiale per approdare nella classe minore della Superbike, dove ha trovato la giusta dimensione con il team Evan Bros Racing, campione del mondo in carica. E qui non ha più smesso di vincere.

Cinque gare dominate.

«Era quello che volevamo e vogliamo, l’obiettivo è stato centrato pienamente. Ci sono ancora tante gare da correre, ma essere partiti così è di buon auspicio. Abbiamo tante cose da imparare e migliorare, ma essere già veloci vuol dire che possiamo solo migliorare ancora. Non ci spaventa niente».

Si aspettava questo successo? «Non sapevo quale fosse il livello della categoria e non conoscevo determinat­e cose, arrivando da un altro mondo. Sicurament­e il pacchetto che abbiamo è molto buono, con il team si lavora molto bene e i risultati vengono anche grazie a questo. È una classe dove se manca anche solo un pezzettino si fa fatica».

Com'è la Supersport?

«Mi sta piacendo, mi sto divertendo e mi piace il mondo della Superbike. È un po’ diverso, ma è più come piace a me».

Dopo l'addio al Mondiale, com'è stato arrivare in Supersport? «Mi ha aiutato a ripartire. Gli anni scorsi è stata un po’ una sofferenza, aver cambiato rotta mi sta aiutando e mi ha motivato tantissimo. Poi il fatto di conquistar­e subito questi risultati mi ha dato una grande spinta».

Come si trova nel team Evan Bross Racing?

«Non mi aspettavo una sintonia del genere. C’è un livello altissimo, sono profession­isti al 100% . Il lavoro che viene fatto fin da questo inverno e durante ogni weekend di gara è davvero fine. È un insieme di cose e la loro parte è molto importante per me».

Qual è il punto forte della squadra? «L’affiatamen­to. La voglia di lavorare, ci capiamo. Viviamo molto come una famiglia, ci muoviamo tutti insieme, condividia­mo tanti momenti e questo è anche il bello delle corse. Siamo insieme anche nei giorni di pausa e spesso ricadiamo su determinat­i discorsi perché si vuole continuare a lavorare e migliorare. Ci spingiamo a vicenda».

E questo l'aiuta? «Assolutame­nte, è una cosa che mi piace. Fosse per me io starei fuori tutto l’anno delle corse senza mai tornare a casa. Questo ambiente mi sta aiutando, se non ci fosse tutta questa passione sicurament­e non sarebbe stato così semplice vincere».

Chediffere­nzecisonot­raidueambi­enti MotoGP e SBK?

«Difficile dirlo, questo 2020 è iniziato a febbraio, ma poi c’è stata subito la pandemia. Stiamo ripartendo un po’ alla volta e nel paddock non c’è il pubblico. Posso dire che è sempre la passione che ci unisce, la voglia di fare che ho trovato nel team mi ha aiutato a rilanciarm­i e ad avere sempre più voglia di correre».

Ha lasciato la Moto2 dove faceva un po' di fatica, e qui ha dominato da subito. È cambiato qualcosa anche in lei?

«Mi sono trovato da subito molto bene sia con la moto, sia con i ragazzi. Di conseguenz­a ho ripreso anche io un po’ la marcia. Se andiamo a vedere perché in Moto2 non sono riuscito a essere competitiv­o, nella mia testa ce ne sono tanti, ma ognuno poi ha la sua versione. Quello che è passato è passato. Mi sono portato dietro quell’esperienza del Mondiale, e qui sto continuand­o a imparare tanto e ne sono contento».

Questo successo come ha influito nella sua vita?

«È ancora presto per cantare vittoria. Ho vinto cinque gare, ma c‘è ancora tanto da fare e quindi è tutto abbastanza tranquillo».

E il titolo?

«Ogni weekend farò il massimo. La vittoria è il miglior risultato che possiamo ottenere».

Guardando invece al futuro, cosa vede?

«Questa è una stagione particolar­e. Questo mondo mi sta piacendo, oggi ci concentria­mo sul nostro lavoro e ottimizzia­mo quello che possiamo fare. Ma direi che la Superbike potrebbe andare più che bene».

«Il futuro? Direi che la Superbike va bene ma non ne abbiamo parlato»

«Lavoro in un team fantastico, stiamo sempre insieme come piace a me»

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VACLAV DUSKA JR. Locatelli ha scelto la Supersport con la Yamaha dopo 6 stagioni nel Motomondia­le
 ?? VACLAV DUSKA JR. ?? Andrea Locatelli, 23 anni, ha vinto 5 gare su 5 in Supersport
VACLAV DUSKA JR. Andrea Locatelli, 23 anni, ha vinto 5 gare su 5 in Supersport
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