MAMMA CHE DEA!
Atalanta beffata a un passo dalla semifinale dopo il gol di Pasalic Il Psg pareggia al 90’ e vince nel recupero. Gasp: Grande rammarico
Il sogno dell’Atalanta di volare in semifinale si è spento quando il traguardo era lì, ad un passo. Al 90' i nerazzurri erano avanti 1-0 grazie a una prestazione eroica, ma non avevano fatto i conti con gli ultimi guizzi di un Psg capace nell’arco di due minuti e mezzo, dal 45’ al 48’ della ripresa, di trovare prima il pareggio con Marquinhos e poi il 2-1 con Choupo-Moting, entrato al posto di Icardi. Per la Dea è stata una beffa terribile: aveva lottato con il cuore, per la sua città ferita dal Covid. C’era più della semplice tattica nelle teste degli uomini di Gasperini: avevano il desiderio di regalare un sogno ai loro tifosi e ci sono andati davvero vicini grazie alla prestazione sontuosa di De Roon e in generale di tutta la squadra.
La differenza l'ha fatta la qualità delle sostituzioni, in particolare l'ingresso di Mbappé, mentre i cambi di Gasp, privo di Ilicic, non hanno potuto incidere allo stesso modo. I francesi hanno legittimato il passaggio del turno per quello che hanno creato soprattutto nella ripresa, ma Gomez e compagni meritano comunque tanti complimenti per l'impresa sfiorata.
La partita si è decisa nel recupero, ma è stata scoppiettante fin dall’inizio e l’Atalanta ha avuto il merito di affrontarla senza tirarsi indietro. Nessuna paura e nessun timore: la Dea ha guardato negli occhi gli avversari e li ha sfidati con i soliti duelli a tutto campo. Il Psg come la Spal o il Brescia: il credo di Gasperini non è cambiato anche se la differenza di qualità tra gli avversari si è vista. Perché, con tutto il rispetto, un conto è trovarsi di fronte i giocatori delle due formazioni retrocesse in B, un altro sfidare Neymar o Mbappé. Il brasiliano ha impressionato, ancora una volta, per la sua classe e le giocate da campione, ma ha anche sbagliato due occasioni clamorose che avrebbero potuto cambiare il corso dei 45’ iniziali. Dopo appena 3’ con il destro ha concluso fuori nonostante fosse solo davanti a Sportiello, ma ha graziato i bergamaschi pure a 4’ dal suono del primo gong, con il punteggio che era già stato fissato sull’1-0 da una bella rete di Pasalic.
L’Atalanta è stata più squadra nel vero senso della parola: difendeva andando a cacciare il pallone alto, restava compatta
con la linea a tre assai coraggiosa e cercava la via della rete con il gioco (Gomez e Hateboer vicini al colpo grosso prima del sinistro a giro del croato), ma chiaramente doveva fare i conti con la qualità del palleggio dei francesi che al 45’ avevano il 57% di possesso e il 62% di duelli vinti. Quest’ultima un’anomalia per la creatura di Gasperini, abituata in Italia a mettere sotto gli avversari. In sofferenza la difesa nerazzurra, che comunque aveva tremato solo di fronte alle giocate di O’Ney, partito inizialmente a destra ma in realtà libero di accentrarsi e di andare dove voleva, perché Icardi e Sarabia erano stati ottimamente limitati.
BEFFA FINALE. La ripresa ha visto la stessa Atalanta con gli occhi della tigre, ma con meno benzina: pochi ricami, zero tiri nello specchio, tanta corsa (eccezionali De Roon e Freuler) e molta grinta anche perché Gomez, non al meglio fisicamente e costretto al cambio dopo un’ora, non riusciva ad accendersi francobollato da Marquinhos, mentre Zapata era spesso isolato. Tuchel, al quale avrebbero fatto assai comodo gli assenti Di Maria e Verratti, per l’ultima mezzora si è giocato la carta Mbappé al posto di Sarabia. La Dea ha retto, con il cuore e la grinta più che con la tecnica: era stanca, meno brillante, ma si è comunque difesa con le buone e con le cattive (alle fine saranno 6 i gialli). Sportiello ha murato Mbappé e ha detto di no all’ennesimo slalom gigante di Neymar dopo che i francesi erano passati al 4-2-4 con Draxler insieme a Neymar, Icardi e Mbappé.
La gara si è trasformata in una sofferenza con Mbappé imprendibile, Neymar sempre pericoloso e il Psg accampato nella metà campo bergamasca. L'infortunio muscolare di Freuler ha messo alle corde i nerazzurri e il fortino della Dea ha ceduto quando il tabellone del recupero era già pronto: tocco di Neymar e zampata di Marquinhos. L'Atalanta è crollata e due minuti dopo è arrivato il 2-1 di Choupo-Moting propiziato dall'asse Neymar-Mbappé. Il Psg, che ieri ha compiuto cinquant’anni e ha battuto al settimo tentativo in Champions una italiana, ha festeggiato la semifinale che non raggiungeva da venticinque anni. Gasperini e i suoi torneranno a Bergamo tra gli applausi della loro gente e di tutta l'Italia.