Nesta, che impresa Frosinone in finale
Serie B: 2-0 a Pordenone Sfida per la A con lo Spezia
Asfidare lo Spezia per l’ultimo posto in Serie A ci andrà a sorpresa il Frosinone. Esulta ancora Alessandro Nesta, altro ribaltone che porta i ciociari in finale nonostante la bruciante sconfitta della semifinale d’andata al Benito Stirpe che si era conclusa con il successo di Tesser complice la botta di Tremolada che aveva piegato Bardi. L’approccio questa volta è la sintesi esatta di una gara combattuta e sofferta, ma iniziata male per i padroni di casa. Ciano e Novakovich, un quarto d'ora di fuoco per mettere in chiaro le cose. Da un Pordenone all'altro: il cammino del Frosinone era cominciato proprio con questa trasferta, anche se si giocava a Udine e ora sembra davvero un’altra stagione lontana nel tempo. Cambia la location e soprattutto il risultato – quella volta, il battesimo di campionato si era tradotto in uno 0-3 – con il tripudio e la consapevolezza di potersela giocare adesso per il traguardo più bello. Un blitz straordinario, quello di Trieste, adesso ci saranno altri 180’ per sognare.
CIANOCOLMANCINO.Nesta sorprende con l'esclusione di Dionisi in partenza, mettendo Beghetto al posto di Paganini rispetto all'andata. Quella di fare due gol in novanta minuti al Pordenone, è un'impresa che riesce con grande semplicità. L'allenatore del Frosinone passa subito all'incasso: in sette minuti i ciociari sono già avanti, cross da sinistra di Beghetto con Almici che non interviene lasciando libertà nella conclusione al mancino di Camillo Ciano. L'eroe di Cittadella colpisce ancora, sono dieci i suoi gol in campionato. Doppia cifra, tre reti nelle ultime quattro partite. Al quarto d'ora è già 2-0, con la difesa friulana in tilt sul movimento di Novakovich che appoggia di petto per Rohden e poi va dritto in porta sul suggerimento del compagno. Vola il Frosinone da trasferta. E gestisce con lucidità il doppio vantaggio.
BARDI CONSERVA. Il Pordenone matricola da applausi, a un passo dalla serie A - manca di una reale organizzazione nel primo tempo. Stordito com'è dall'avvio che gli sta costando un'eliminazione, gli capita la grande occasione dopo sei minuti di ripresa: De Agostini direttamente sulla testa di Bocalon, impreciso nella girata. Ancora l'ariete, in area piccola, non indovina la deviazione su angolo prima di lasciare il campo. Mentre Nesta a mezzora dalla fine cambia l'attacco per intero. Pobega sfiora il palo, sempre sugli sviluppi di un angolo. Stessa dinamica quando il Pordenone pizzica la traversa: dalla deviazione di Paganini la carambola su Szyminski, con Di Gregorio che tocca appena il pallone. Poi Bardi è strepitoso su Strizzolo: una parata che porta il Frosinone in finale e sbriciola le ambizioni di Tesser che non può evitare di elogiare, comunque, i suoi straordinari ragazzi: «Li ho visti piangere negli spogliatoi e mi si è spezzato il cuore. Perché meritavano questa finale. Ma il calcio è questo. Se sbagli approccio puoi farti male. Ma nulla toglie alla grande stagione del Pordenone».