Corriere dello Sport

E l’Inter ha un dodicesimo di lusso l’uomo di coppa si chiama Eriksen

OTTIMA PROVA CONTRO IL BAYER LEVERKUSEN Presenze nelle coppe europee: il danese è 2º tra i nerazzurri

- Di Andrea Ramazzotti

Forse non partirà dal 1’ neppure contro lo Shakhtar, ma la semifinale di Europa League l’Inter l’affronterà con la convinzion­e di avere un giocatore in più, un... dodicesimo titolare. Considerat­o che non ci sarà Sanchez, l’ottima prestazion­e di Christian Eriksen con il Bayer Leverkusen ha rasserenat­o Conte. Qualora decidesse di non schierarlo nell’undici di partenza e poi avesse bisogno di un elemento in grado di cambiare il match, il danese dà notevoli garanzie e a livello di esperienza può essere una guida.

FARO NERAZZURRO. Nello spogliatoi­o Eriksen è il secondo come numero di presenze nelle coppe europee: l’unico a precederlo è Godin (109) che non a caso in questo “caldo” finale di stagione ha fatto cambiare alcune valutazion­i che sembravano già prese per il futuro. L’ex Tottenham tra Champions ed Europa League di incontri ne ha disputati 81 che salgono a 85 se si contano i preliminar­i del 2010-11 con l’Ajax. Lo scorso anno è arrivato fino alla finale persa contro il Liverpool ed era stato sempre titolare nei delicati match con Borussia (ottavi), City (quarti) e Ajax (semifinali). Insomma, quando a livello europeo la temperatur­a si alza, Christian sa essere importante. Rispetto alla fase a gironi di Champions, avere a disposizio­ne lui e Young è una bella notizia.

CLASSE DA PROFESSORE. Nelle partite importanti di Serie A ed Europa League, Eriksen è sempre stato in panchina: out contro Milan, Lazio, Juventus, Napoli e Atalanta, ha inizialmen­te guardato da seduto pure le gare a eliminazio­ne diretta contro Getafe

Inter Tottenham Tottenham Tottenham Tottenham Tottenham Tottenham Tottenham Tottenham Ajax Ajax Ajax Ajax Ajax Ajax Ajax

EL CL CL CL EL CL EL EL EL EL CL EL CL CL EL EL e Bayer. Unica eccezione la maglia da titolare in Coppa Italia, nella prima sfida del post lockdown, al San Paolo quando segnò da calcio d’angolo. E pensare che, prima del... ritorno al passato ovvero al 3-5-2, Conte gli aveva cucito addosso l’Inter puntando sul 3-4-1-2. In attesa di capire se la prossima stagione si tornerà al modulo con un trequartis­ta dietro le due punte, almeno in questi ultimi giorni del 2019/2020 2019/2020 2018/2019 2017/2018 2016/2017 2016/2017 2015/2016 2014/2015 2013/2014 2012/2013 2012/2013 2011/2012 2011/2012 2010/2011 2010/2011 2009/2010 4 5 12 6 2 6 7 4 9 2 6 2 6 4 4 2 2 1 2 2 1 0 1 0 3 0 1 0 1 0 1 0 1 1 4 1 1 1 1 0 2 1 4 0 2 0 2 0 2019-20 sarà Christian a doversi adattare. Lunedì quando è entrato, lo ha fatto bene: gli manca qualcosa in fase di interdizio­ne e di intensità, ma quanto a classe è... un professore. In una squadra con D’Ambrosio esterno destro (dunque con un elemento più “bloccato” rispetto a Moses e Candreva), sente di avere le spalle coperte e può fare la differenza buttarsi dentro come piace a lui. Per capirlo riguardate­vi i passaggi che ha fatto lunedì a Moses e Sanchez. Nell’Inter un altro con la sua visione e i suoi tempi di gioco non c’è.

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Esclusi i preliminar­i
Squadra Esclusi i preliminar­i
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