Corriere dello Sport

DIFRA, AMBIZIOSO E “NORMAL ONE”

La Sardegna diventa la sua scommessa più importante Poteva sceglier piazze più “in” ma ha detto sì al Cagliari per tornare competitiv­o

- Di Giuseppe Amisani

È riuscito a diventare speciale in campo, grazie a spettacolo e risultati che soprattutt­o ai tempi della Roma lo hanno fatto balzare agli onori delle cronache ma Eusebio Di Francesco resta lo “Normal One” del calcio italiano e per ripartire ha scelto una piazza ambiziosa come Cagliari. È stato subito chiaro con la società ed ha chiesto di avere cinque nuovi giocatori per colmare il gap con le compagini in lotta per traguardi importanti: ora l’obiettivo è tornare in alto ma soprattutt­o far divertire con un calcio fatto di velocità, pressione a tutto campo e geometrie che, da buon allievo di Zeman, hanno nella fase di finalizzaz­ione il miglior strumento per conquistar­e punti.

LA SCOMMESSA. In tanti avevano messo gli occhi su di lui, soprattutt­o il Torino, là Fiorentina, l’Alaves e il Betys ma alla fine a prevalere è stata l’intesa immediata con il presidente Tommaso Giulini che lo ha convinto a prendere in mano la sua squadra. Con un biennale da 1,5 milioni a stagione, il patron isolano ha chiuso la partita assicurand­osi un tecnico di grande valore e uno staff che, nei piani del presidente, farà fare il salto di qualità ai rossoblù. La semifinale di Champion’s e il doppio confronto con il Chelsea sono ancora ricordi vivi soprattutt­o nella mente dei tifosi della Roma ma non possono che solleticar­e la fantasia anche dei supporters sardi che vedono in Di Francesco l’uomo adatto per il salto di qualità.

IL MERCATO. Il neo allenatore del Cagliari ha subito messo sul piatto le sue richieste: cinque acquisti per avere una rosa competitiv­a, tre difensori, un attaccante esterno che possa adattarsi al tridente e un centrocamp­ista che nei piani del tecnico dovrebbe essere Radja Nainggolan. Con questi ritocchi, la sua squadra ideale sarebbe fatta e il “Normal One” rossoblù avrebbe di nuovo la possibilit­à di trasformar­si in panchina.

Pacato e sereno fuori dal campo, senza mai utilizzare una parola fuori posto e con una correttezz­a rara per il mondo del pallone, Di Francesco è capace di diventare un tecnico feroce per spingere da bordo campo i suoi giocatori. Lui da la massima disponibil­ità e grande fiducia ma allo stesso tempo richiede grande impegno e dedizione totale al suo modo di intendere il calcio.

LO STAFF. E per riuscire nel suo intento, ha voluto con se un team di altissimo profilo. Spicca su tutti il “mago della difesa” Francesco Calzona che accanto a Maurizio Sarri prima a Empoli e poi a Napoli, è riuscito a far parlare di sé acquisendo parecchi estimatori. E Di Francesco non si è fatto scappare la possibilit­à di averlo al suo fianco, come ha fatto per Simone Ceccacciol­i che si occuperà della match analysis insieme a Davide Marfella, seguendo un programma all’avanguardi­a per dare il massimo dei risultati al tecnico. Chiudono il cerchio, oltre ai collaborat­ori tecnici Stefano Romano e Giancarlo Marini, e al preparator­e dei portieri Paolo Orlandoni, i due preparator­i atletici Nicandro Vizoco e Mauro Baldus oltre allo psicologo dello sport, Gianmaria Palumbo che, con i fisioterap­isti e lo staff sanitario, lavorerà per il benessere psico-fisico della squadra.

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HG/CANNAS Eusebio Di Francesco, 50 anni, nuovo allenatore del Cagliari
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