Corriere dello Sport

Pescara blindato Leader Fiorillo: «Salviamoci»

Il portiere carica: «Una partita che vale la vita. Non sbaglierem­o»

- Di Paolo Renzetti

All’Inferno e ritorno. Il primo round dei play out salvezza è andato al Pescara di Andrea Sottil, ma il 2-1 con cui Fiorillo e compagni hanno superato il Perugia, regala certo agli abruzzesi qualche vantaggio, e due risultati su tre a disposizio­ne negli ultimi 90’ della stagione, ma lascia ancora aperto ancora ogni discorso. Fra poche ore si tornerà in campo e sarà battaglia, così come è accaduto all’Adriatico, e i biancazzur­ri sono pronti all’ultimo grande sforzo per mantenere la categoria. La tensione però è grande e nelle ultime ore è andata anche in scena la polemica a distanza fra il ds umbro Goretti e il tecnico pescarese Sottil sul pallone lanciato in campo nel finale di gara uno all’Adriatico.

PROVA DI FORZA. Tornando però al calcio giocato è indubbio che la vittoria ottenuta due giorni fa è stata figlia di una prova concreta e convincent­e. Il Pescara, dato da molti per morto, è ancora vivo. Andare sotto a fine primo tempo, e avere poi la forza di reagire con veemenza e lucidità, dimostra che la squadra ha ancora le sue cartucce da giocare. L’emblema dell’undici di Sottil è Hugo Campagnaro che, a dispetto delle quaranta primavere, ha rappresent­ato una grande certezza nelle retrovie, dando sicurezza a tutta la squadra. Una prova esemplare. Vincenzo Fiorillo spiega in due parole il valore del 2-1 di due giorni fa e l’importanza del match del Curi. «La salvezza vale per noi la vita. Siamo stati bravi a ribaltarla. Non era facile dopo essere andati sotto. La squadra ha dimostrato grande carattere. Ora andiamo a giocarcela a Perugia con intelligen­za. Non abbiamo fatto ancora niente».

CARICA SOTTIL. Il tecnico Sottil ha apprezzato il cuore messo in campo dai suoi ragazzi in una partita difficile e che si era ulteriorme­nte complicata strada facendo: «Quando ribalti una gara così vuol dire che ci sei. Faccio i compliment­i ai ragazzi perché non era facile. Questa gara ci regala autostima e voglia di fare ancora bene. Ora dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali e prepararci bene per la prossima partita».

RIGORE. A tenere banco nel dopo gara è stato anche il rigore non dato al Pescara sullo 0-1 per un tocco con la mano in area perugina di Gyomber, che già ammonito avrebbe rischiato il rosso. «Non voglio fare polemiche con gli arbitri, ma c’era un rigore netto per noi. Non capisco come, con la presenza del Var, non si sia assegnato il penalty per un ricco con la mano in maniera scomposta di un giocatore tra l’altro già ammonito. Non riesco a darmi una spiegazion­e come anche sul tocco con la mano di Falcinelli in area, non ci sia stato il giallo per il giocatore del Perugia». Il pensiero è però al secondo tempo di questa sfida in cui la formazione del presidente Sebastiani proverà a scrivere un’altra pagina di storia».

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LAPRESSE Il portierone del Pescara Vincenzo Fiorillo, 30 anni

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