DA COSTA: È UN SOGNO MA MI È MANCATO IL TIFO
Portoghese come CR7, un passato in F1, tosto come Marquez. La rivelazione della stagione: già campione Il tempo ha ripagato i sacrifici: «Vincere il titolo? Un’emozione Il virus ha fermato tutto, è stata dura, ma io non mollo mai»
Antonio Felix Da Costa Campione della Formula E. Alzi la mano chi avrebbe mai pronosticato un finale del genere dopo la prima gara in Arabia Saudita dello scorso novembre. E se c’è qualcuno che ha davvero la mano alzata, quel qualcuno mente sapendo di mentire. Già, perché il pilota portoghese è stata la vera rivelazione di questa sesta stagione della serie elettrica, nonostante in inverno fosse rimasto ben lontano dai riflettori. Invece, il tempo, lo ha ripagato per tutti gli sforzi compiuti sul campo, consegnandogli un titolo che ha il sapore di storia.
Nel suo sangue scorrere la passione per il mondo dei motori, ma quando torna a casa non riesce a resistere al fascino dell’Oceano e della sua inseparabile tavola da surf, a cui si dedicherà appena saluterà Berlino, ultima fermata di questo 2020 della Formula E. Un tour de force che in pochi si dimenticheranno con ben sei gare in soli nove giorni.
«Vincere il titolo della Formula E significa realizzare un sogno - ha esordito Felix - ancora oggi fatico a trovare le parole per raccontare questa gioia. Ci sono infatti tante ore di lavoro e sacrifici alle spalle che mi hanno permesso di arrivare a lottare e conquistare questo risultato. Mi dispiace solo non aver festeggiato assieme alla mia famiglia e al pubblico, ma tutti noi sappiamo bene la situazione che si è creata a causa del virus a livello Mondiale e di conseguenza non vedo l’ora di riabbracciarli una volta tornato a casa».
Antonio, è arrivato da secondo pilota in DS lo scorso settembre e ha stravolto le gerarchie, mettendo alle spalle un due volte campione come Vergne. Che sapore ha averlo battuto?
«La mia non è stata la sfida contro Vergne, perché in pista ci sono molti altri piloti. Ho cercato semplicemente di vivermi questa annata, senza troppe pressioni, anche se avere Jean nel box è sicuramente uno stimolo in più per affrontare il weekend di gara. Per il resto questo Campionato è stato strano, in particolare per la ripartenza dopo cinque mesi di sosta».
In questo 2020 ha mostrato la stessa costanza di Marquez nella passata stagione della MotoGP. Quando ha realizzato di poter conquistare il titolo?
«Non so se sono stato forte quanto Marc, lui è un fenomeno, che vince da tanti anni. Di sicuro però la costanza mi ha aiutato, penso sia stata quella la chiave per arrivare al titolo. Non siamo partiti forte questa stagione, ricordo soprattutto il primo round in Arabia, dove abbiamo faticato molto. Quello si è trattato però di un episodio, dato che dopo i test invernali avevo raggiunto la consapevolezza di poter lottare per il titolo, perché la monoposto mi aveva trasmesso fiducia».
Portoghese come un certo CR7. Possiamo definirla il Cristiano Ronaldo della Formula E? «Non ancora. Io ho vinto un solo Campionato, mentre lui ne ha vinti molti più di me, senza contare i palloni d’oro. Mi piacerebbe, tra qualche anno, conquistare tutti i suoi titoli, ma è molto dura (sorride). Sono comunque entusiasta, perché dopo la vittoria di domenica ho ricevuto tante bei messaggi di stima e incitamento, tra cui quello del Presidente del mio Paese, Marcelo Rebelo de Sousa».
In passato è stato collaudatore in Force India e Red Bull. Pensa ancora alla F1 o lo considera un capitolo chiuso?
«Ormai la Formula 1 è il passato. La guardo in tv da appassionato, dato che ho tanti amici nel paddock. Penso ad esempio a piloti come Max Verstappen e Carlos Sainz, oppure ad Antonio Giovinazzi. Devo dire che Antonio è stato uno dei primi a scrivermi per complimentarsi con me e mi ha fatto molto piacere il suo messaggio».
Chi è l’Hamilton della Formula E? «La cosa bella della Formula E è che non c’è un Lewis Hamilton, ma tanti pilota pronti a giocarsi la vittoria ogni fine settimana. Tutto ciò credo che renda il nostro Campionato entusiasmante e avvincente».
Pensa che Verstappen possa portargli via il titolo?
«Lewis è ancora un passo avanti. Max è sicuramente un grande talento, ma sarà difficile tenere testa a un rivale come Hamilton. È un pilota fortissimo, che non sbaglia mai, sempre presente sul podio».
«Marc un fenomeno da anni. Di sicuro la costanza mi ha aiutato a far bene»
«Giovinazzi mi ha fatto i complimenti Lewis forte, da noi non c’è uno così»