Corriere dello Sport

ATALANTA, DOMANI È ANCORA CHAMPIONS

Brucia il ko in extremis con il Psg, ma Percassi è pronto a rilanciare Dopo l’Italia, il gioco della Dea ha conquistat­o l’Europa: il futuro va affrontato con ambizione

- Di Davide Palliggian­o

Brucia, impossibil­e negare l’evidenza. A chi non darebbe quantomeno fastidio essere eliminati così com’è successo all’Atalanta? La squadra di Gasperini è stata, per una sera e per molti, una sorta di Nazionale, unica rappresent­ante italiana di una Champions atipica, quella di Lisbona. Sentimenti che per certi versi fanno retromarci­a e ci riportano a vent’anni fa, a Euro 2000. C’è chi l’ha vista in tv, chi dal vivo, chi se l’è fatta raccontare e chi ha spulciato le immagini su YouTube di quella maledetta finale con la Francia. Il gol di Delvecchio che ci fece sognare, il pari a tempo quasi scaduto di Wiltord che ci lasciò di stucco. Il golden goal, ai supplement­ari, di Trezeguet, che ci diede la mazzata finale e ci lasciò senza coppa.

Similitudi­ni, seppur fossero solo ai quarti, con quanto accaduto tra Atalanta e Psg, prima con Marquinhos, poi in pieno recupero con Choupo-Moting. L’ennesimo ceffone francese ricevuto negli ultimi vent’anni e negli ultimi tempi con Lione e Paris Saint-Germain. Contro le Bleus abbiamo vinto un Mondiale, certo, una gioia per nulla effimera, ma comunque sporadica.

L’ORO DI BERGAMO. Non c’è niente da buttare, però, di questa prima Champions dell’Atalanta. Solo un folle potrebbe pensare il contrario. Lo dimostra il percorso fatto, il modo in cui si è rialzata dopo le tre sconfitte iniziali per poi esser buttata fuori da un club che è un pozzo di ricchezza sconfinata travestito da squadra di calcio. Che aveva un paio di assenze pesanti, vero, ma che poteva schierare in campo, allo stesso tempo, uno come Neymar.

Quanto guadagni il fenomeno brasiliano, lo sanno tutti. Quanto sia il monte ingaggi dell’Atalanta, idem. Eppure la banda del Gasp non ha sfigurato, ha sfiorato l’ennesima impresa di questo assurdo 2020 e ora ha dalla sua il fatto di non doversi leccare troppo a lungo le ferite, visto che presto si ricomincia e l’Atalanta, dopo il terzo posto in Serie A, è di nuovo qualificat­a per la Champions.

RILANCIO. Lo farà con quei giocatori che si sono imposti fino a ieri, con qualche ritocco in sede di mercato, ma con la stessa consapevol­ezza di avere gamba, talento, idee innovative e un futuro sempre più solido, sia dal punto di vista economico sia da quello sportivo. Ripartirà da giocatori giovani, qualche vecchia volpe e tanta fame di ricomincia­re il percorso dal punto in cui si è lasciato, per alzare ancor di più l’asticella, se possibile.

C’è solo un ostacolo da affrontare: la prossima finestra di mercato. Ora che tutti conoscono i gioielli dell’Atalanta, non sarà facile trattenerl­i. Da Gosens a Pasalic, da De Roon a Zapata, passando per Malinovsky­i. Sirene con contratti altisonant­i canteranno alla porta del presidente Percassi, che negli ultimi anni, però, è riuscito a fare sempre meglio pur cedendo alcuni dei suoi più fulgidi talenti. E’ lo stile dell’Atalanta, uno stile conosciuto non solo in Italia, ma da mercoledì sera in tutta Europa.

La società dovrà respingere l’assalto ai gioielli, ormai sotto i riflettori

 ?? ANSA ?? Mario Pasalic, 25 anni, festeggia il gol contro il Paris Saint-Germain. A sinistra Hans Hateboer, 26
ANSA Mario Pasalic, 25 anni, festeggia il gol contro il Paris Saint-Germain. A sinistra Hans Hateboer, 26
 ?? LAPRESSE ?? Il patron Antonio Percassi, 67 anni
LAPRESSE Il patron Antonio Percassi, 67 anni
 ?? GETTY IMAGES ?? Il tecnico Gian Piero Gasperini, 62 anni
GETTY IMAGES Il tecnico Gian Piero Gasperini, 62 anni

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