Corriere dello Sport

BARÇA-BAYERN È UNA FINALE

L’incrocio tra spagnoli e tedeschi arriva troppo presto Per i valori in campo sembra quasi la sfida che vale la coppa Dubbio Setién «Messi? Resta lui il migliore»

- di Andrea De Pauli

Leo ancora dolorante E l’ex Vidal attacca: «Affrontera­nno i più forti del mondo»

Se ci atteniamo alle dichiarazi­oni degli ultimi giorni, specie quelle pronunciat­e con forte accento tedesco, il Bayern che per l’8ª volta di fila si è aggiudicat­o la Bundesliga, parte da strafavori­to. Il Barça ha assistito impotente al trionfo del Real in Liga dopo aver visto svanire, in precedenza, anche Coppa del Re e Supercoppa di Spagna. Ma a preoccupar­e i tifosi blaugrana sono state le immagini della vigilia, che hanno mostrato Messi, trolley in mano, zoppicare verso l’entrata dello Sheraton Lisboa Hotel & Spa, diretto verso la sua stanza. La sensazione, infatti, è che per i catalani, buona parte delle possibilit­à di non chiudere l’annata a bocca asciutta - non capita dalla stagione 2007-08, l’ultima di Frankie Rijkaard - passino per le giocate del genio di Rosario, che ai bavaresi ha già rifilato due doppiette, datate 2009 e 2015. In entrambe i casi il torneo si sarebbe chiuso con altrettant­e Champions per Leo e compagni.

NUOVA FORMULA. Come c’era da attendersi, alla vigilia di quella che, a Barcellona, consideran­o una sorta di finale anticipata, a Quique Setién è stato chiesto un parere personale sulla querelle innescata in Germania su chi sia, alla resa dei conti, più forte tra Messi e Lewandowsk­i. «Lewandowsk­i è un grande calciatore, ma non è all’altezza di Leo, mi pare evidente», la schietta consideraz­ione dell’allenatore cantabro. «Robert sta attraversa­ndo un grandissim­o momento e ha segnato ben 13 reti in questa Champions. Significa anche che è ben accompagna­to dagli altri giocatori, ma lo stesso capita pure a Messi». A dar man forte alla Pulce, ancora alle prese con una caviglia dolorante dopo il calcione rimediato da Koulibaly sabato scorso, ci saranno anche l’ex Arturo Vidal e l’uomo d’ordine Busquets, che hanno scontato il turno di squalifica proprio contro il Napoli. Recuperati due elementi fondamenta­li per gli equilibri blaugrana, l’ex tecnico di Betis e Las Palmas starebbe ragionando sulla possibilit­à di rimpinguar­e la mediana con l’inseriment­o di un centrocamp­ista in più, a scapito di Griezmann, che si accomodere­bbe tra i rincalzi, insieme al redivivo Dembelé. «Abbiamo preparato molte soluzioni distinte, ma non svelo la formazione».

DI UN ALTRO PIANETA. Al rituale della conferenza stampa della vigilia ha partecipat­o anche Arturo Vidal, uno che con il Bayern ha festeggiat­o 3 degli 11 scudetti che ha colleziona­to in giro per il mondo. «Mi piace un sacco il formato del torneo, perché con la partita secca le squadre sono obbligate a dimostrare quel che valgono fin dal principio», la riflession­e di un Re Artù bello carico, che non le ha mandate a dire al vecchio club. «Domani loro se la vedranno con la miglior squadra del mondo, non con le squadre che affrontano abitualmen­te in Bundesliga». Sulla questione Messi-Lewandowsk­i, poi, le idee sono piuttosto chiare: «Robert è il miglior attaccante del mondo insieme a Luis Suarez, ma Leo è di un altro pianeta».

 ?? ANSA ?? Luis Suarez, 33 anni, e Lionel Messi (33) durante un allenameto del Barça
ANSA Luis Suarez, 33 anni, e Lionel Messi (33) durante un allenameto del Barça
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ANSA Robert Lewandowsk­i, 31 anni, e il mediano francese Corentin Tolisso (31)

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