Dov’è finita la romanità? È rimasto solo Pellegrini
Friedkin ha escluso la cessione: in futuro avrà la fascia di capitano
La Roma dei romani è diventata la Roma di Lorenzo Pellegrini. Friedkin ne ha escluso la cessione, come per Zaniolo, e ha affidato a Guido Fienga il compito di sistemare il contratto, con rimozione della clausola rescissoria da 30 milioni. Pellegrini è considerato per età e stile il perfetto simbolo di un gruppo giovane e ambizioso, che possa programmare un percorso, che avverta un legame simbiotico con la squadra e con la città. Sarà il capitano della Roma quando Dzeko, in un futuro più o meno prossimo, andrà via. Di Pellegrini ai dirigenti, ma anche a Fonseca, piace la professionalità: è un ragazzo maturo che non smette mai di allenarsi per migliorare. «Lo so che devo fare di più ha detto dopo la sconfitta in Europa League - questa stagione è stata piena di alti e bassi. Mi sto impegnando anche per la prevenzione degli infortuni, che mi hanno frenato».
GLI ALTRI. Diverso è il destino di Alessandro Florenzi, che è stato capitano per soli sei mesi dopo la rottura con De Rossi. Florenzi, che tra l’altro è molto amico di Pellegrini, è partito per una vacanza a Ibiza con la famiglia senza sapere dove giocherà da settembre in poi. Il suo breve tracciato al Valencia è stato interessante sotto l’aspetto umano, nonostante il lockdown, ma poco gratificante sul piano tecnico. Ad ogni modo, avendo ormai staccato il cordone dalla Roma, Florenzi è pronto a provare un’altra esperienza all’estero. Sta valutando. Ma anche in Italia, dove faticherebbe emotivamente a giocare con una maglia diversa da quella giallorossa, le possibilità ci sono: dall’Atalanta alla Fiorentina, oltre al Cagliari che però sembra interessarlo meno, presto prenderà la strada che ritiene più conveniente, anche in vista dell’Europeo. Non dobbiamo dimenticare che, anche quando Fonseca lo teneva in panchina, Florenzi era il terzino destro titolare per Roberto Mancini.
TENTAZIONE. L’altro nome in bilico è nato nel 2002, un anno dopo lo scudetto di Totti. Riccardo Calafiori ha debuttato in Serie A a Torino contro la Juve nell’ultima di campionato e ha ancora un contratto da giovane (scadenza 2002) a circa 40.000 euro. La Roma, quando ancora era soltanto il terzino della Primavera, gli ha proposto il rinnovo al tetto salariale previsto per i giovani, cioè 60.000. Ma il ragazzo, assistito da Mino Raiola, ha preferito aspettare. Adesso, essendo entrato nel giro della prima squadra, Calafiori può aspirare a un trattamento economico diverso. E così Fienga si trova davanti a una scelta: venderlo per scaricare una plusvalenza oppure investire sulla sua rampa di lancio.
I TOTEM. Intanto, a proposito di romani, Totti e De Rossi aspettano l’insediamento di Friedkin per capire se e come pianificare un rientro nei quadri. Ma Totti al momento è concentrato totalmente sulla sua attività e proprio ieri ha annunciato l’ingaggio di un nuovo giovane nella sua scuderia: si chiama Nicolò Giorcelli, è un 2003 che fa parte della Nazionale Under 17. E sapete dove gioca? Nella Roma.
Florenzi, tornato dal Valencia, andrà via. Anche Calafiori in bilico
Non escluso il rientro di Totti e De Rossi, ma Francesco pensa alla nuova attività