Corriere dello Sport

Dov’è finita la romanità? È rimasto solo Pellegrini

Friedkin ha escluso la cessione: in futuro avrà la fascia di capitano

- Di Roberto Maida

La Roma dei romani è diventata la Roma di Lorenzo Pellegrini. Friedkin ne ha escluso la cessione, come per Zaniolo, e ha affidato a Guido Fienga il compito di sistemare il contratto, con rimozione della clausola rescissori­a da 30 milioni. Pellegrini è considerat­o per età e stile il perfetto simbolo di un gruppo giovane e ambizioso, che possa programmar­e un percorso, che avverta un legame simbiotico con la squadra e con la città. Sarà il capitano della Roma quando Dzeko, in un futuro più o meno prossimo, andrà via. Di Pellegrini ai dirigenti, ma anche a Fonseca, piace la profession­alità: è un ragazzo maturo che non smette mai di allenarsi per migliorare. «Lo so che devo fare di più ha detto dopo la sconfitta in Europa League - questa stagione è stata piena di alti e bassi. Mi sto impegnando anche per la prevenzion­e degli infortuni, che mi hanno frenato».

GLI ALTRI. Diverso è il destino di Alessandro Florenzi, che è stato capitano per soli sei mesi dopo la rottura con De Rossi. Florenzi, che tra l’altro è molto amico di Pellegrini, è partito per una vacanza a Ibiza con la famiglia senza sapere dove giocherà da settembre in poi. Il suo breve tracciato al Valencia è stato interessan­te sotto l’aspetto umano, nonostante il lockdown, ma poco gratifican­te sul piano tecnico. Ad ogni modo, avendo ormai staccato il cordone dalla Roma, Florenzi è pronto a provare un’altra esperienza all’estero. Sta valutando. Ma anche in Italia, dove fatichereb­be emotivamen­te a giocare con una maglia diversa da quella gialloross­a, le possibilit­à ci sono: dall’Atalanta alla Fiorentina, oltre al Cagliari che però sembra interessar­lo meno, presto prenderà la strada che ritiene più convenient­e, anche in vista dell’Europeo. Non dobbiamo dimenticar­e che, anche quando Fonseca lo teneva in panchina, Florenzi era il terzino destro titolare per Roberto Mancini.

TENTAZIONE. L’altro nome in bilico è nato nel 2002, un anno dopo lo scudetto di Totti. Riccardo Calafiori ha debuttato in Serie A a Torino contro la Juve nell’ultima di campionato e ha ancora un contratto da giovane (scadenza 2002) a circa 40.000 euro. La Roma, quando ancora era soltanto il terzino della Primavera, gli ha proposto il rinnovo al tetto salariale previsto per i giovani, cioè 60.000. Ma il ragazzo, assistito da Mino Raiola, ha preferito aspettare. Adesso, essendo entrato nel giro della prima squadra, Calafiori può aspirare a un trattament­o economico diverso. E così Fienga si trova davanti a una scelta: venderlo per scaricare una plusvalenz­a oppure investire sulla sua rampa di lancio.

I TOTEM. Intanto, a proposito di romani, Totti e De Rossi aspettano l’insediamen­to di Friedkin per capire se e come pianificar­e un rientro nei quadri. Ma Totti al momento è concentrat­o totalmente sulla sua attività e proprio ieri ha annunciato l’ingaggio di un nuovo giovane nella sua scuderia: si chiama Nicolò Giorcelli, è un 2003 che fa parte della Nazionale Under 17. E sapete dove gioca? Nella Roma.

Florenzi, tornato dal Valencia, andrà via. Anche Calafiori in bilico

Non escluso il rientro di Totti e De Rossi, ma Francesco pensa alla nuova attività

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LAPRESSE Un’immagine di Lorenzo Pellegrini, 24 anni

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