Sassuolo, Raspadori 2025
A vederlo sembra un po' Totò Di Natale per la fisionomia, compreso il baricento basso, anche se l'idolo di Giacomo Raspadori è Sergio Aguero. Il ventenne nato a Bentivoglio, provincia di Bologna, già nel 2009 nel vivaio del Sassuolo, è diventato il golden boy neroverde. E' stata anche la sua stagione, per l'esordio da titolare in Serie A e due gol pesantissimi da 6 punti, contro la Lazio all'Olimpico l'11 luglio col Genoa al Mapei Stadium il 29 luglio. Oggi l'ad Carnevali prepara la mossa per blindarlo: pronto un contratto fino al 2025, aggiornando quello in scadenza nel 2022 e valutando il cartellino almeno 10 milioni, con il ragazzo riconoscente e disposto a firmare fidandosi ciecamente della famiglia sassolese che l'ha cresciuto.
IL PERCORSO. Non si parla di cessione e neanche di prestito, sebbene le richieste siano svariate. De Zerbi vorrebbe tenerlo per farlo crescere ancora. «Ha giocato troppo poco per quello che meritava», ha detto il tecnico di Jack subito dopo l'ultima partita con l'Udinese. Ha fatto il suo percorso da quando è approdato al Sassuolo dal Progresso, società a due passi da casa sua, fino allo storico scudetto con la Berretti nel 2018 e le attenzioni di De Zerbi che nel maggio 2019 l'ha fatto esordire in Serie A contro l'Atalanta. In questa stagione Raspadori ha fatto diversi spezzoni, cominciando contro il Torino la 1a giornata, con 11 presenze totali. Fa il centravanti, ma sa sacrificarsi per gli equilibri: a De Zerbi piace anche questo del ragazzo.
CAMBIO NELLO STAFF. Aveva rinnovato il contratto insieme a De Zerbi (con il quale ha collaborato tre anni), ma il 31enne preparatore dei portieri toscano Francesco Farioli ha salutato per passare con i turchi dell'Alanyaspor in qualità di vice del nuovo allenatore Cagdas Atan. Il club, infine, ha lanciato un'iniziativa per festeggiare i 100 anni: i tifosi possono eleggere da oggi la formazione del Centenario sui profili social. Per ogni ruolo i due giocatori menzionati più volte saranno selezionati per le sfide da cui scaturirà la Top 11 della storia neroverde pensata col 4-3-3 marchio di fabbrica.