AMRABAT AI NASTRI DI PARTENZA
Il jolly che ha conquistato Commisso La Fiorentina chiederà un nulla osta al Verona per aggregarlo alla squadra dal primo giorno di ritiro
Sofyan Amrabat ha già azionato il suo count down e i viola, finalmente, potranno abbracciare il proprio jolly del centrocampo. La Fiorentina dovrà chiedere un nulla osta al Verona per permettere al ragazzo di aggregarsi subito alla nuova squadra fin dalle prime ore della nuova stagione, e cioè tra venerdì e sabato della prossima settimana, ed il giocatore è pronto a festeggiare il suo ventiquattresimo compleanno (il 21 agosto) con indosso la nuova maglia. Si tratta solo di una formalità.
A conquistare Rocco Commisso, il presidente che ha spinto fino all’ultimo pur di averlo con la casacca della Viola (investendo non poco tra parte fissa e bonus una cifra intorno ai 20 milioni), sono bastati i 90 minuti della gara del Bentegodi, il 24 novembre dello scorso anno. Per prendersi definitivamente lo scettro, invece, ha aspettato la sfida con la Fiorentina al Franchi poco meno di un mese fa, quando si è inventato pure l’assist per il momentaneo vantaggio firmato Faraoni. Firenze, adesso, non aspetta altro se non coccolarsi il nuovo re del centrocampo.
FOSFORO E FORZA FISICA. Sarà Iachini a ritagliargli il posto giusto all’interno delle dinamiche di gruppo, consapevole che, all’occorrenza, potrà essere pure lui, l’olandese che ha scelto di rappresentare la nazionale del Marocco, a garantire la giusta dose di fosforo nel mezzo.
Amrabat ha la scorza del guerriero proprio come il suo nuovo allenatore, la forza fisica per rompere l’azione agli avversari e impostare la manovra, oltre alla rapidità per correre e scartare l’avversario.
Nella stagione che si è appena conclusa si è contraddistinto per la precisione millimetrica nel mettere in movimento i compagni, facendo registrare cifre interessanti nella casella della sua personale statistica. Per esempio? E’ stato diciannovesimo di tutta la Serie A per numero di passaggi fatti, è tra i primi per la percentuale di riuscita degli stessi, 88%, di poco inferiore a quella di Pjanic (90,2%) tanto per fare un esempio. Con Castrovilli, l’uomo con licenza di infilarsi tra le linee spingendosi fino alla trequarti avversaria, dovrà essere il punto di riferimento del resto del reparto in cui si andranno a inserire la fisicità di Duncan e la versatilità di Marco Benassi, di cui la Fiorentina non vorrebbe privarsi, aspettando di capire quello che potrà essere il futuro di Kevin Agudelo, in prestito per un’altra stagione dal Genoa.
UN ALTRO PRONTO. Certo, nel mezzo servirà almeno un altro inserimento di livello, sempre che Pulgar non venga ceduto (e il Betis non si dà per vinto), ma il primo pilastro diventa lui, Amrabat, l’assaltatore che ha dimostrato di saper essere padrone del pallone, tra dribbling e cross. Gli occhi non a caso si sono concentrati su Seko Fofana (25) in uscita dall’Udinese e, almeno fin quando non ci sarà lo scatto definitivo del Torino, anche su Karol Linetty (25) di proprietà della Sampdoria. Il club di Pozzo, nonostante i rapporti ottimi con il ds viola, è bottega carissima e non sarà facile trattarne il prezzo, ma a sancire la fine del suo percorso col club friulano è stato lo stesso centrocampista franco-ivoriano, su cui sono attivi anche gli occhi della Lazio.
Fofana però conosce molto bene Iachini: è stato l’allenatore che lo ha fatto debuttare in Serie A, poche settimane dopo il suo arrivo in Italia nell’estate 2016 dalla Under23 del Manchester City. Potrebbe essere (anche) questa una molla capace di fare la differenza. Per il polacco, invece, i granata hanno già presentato una prima offerta ma il club di Ferrero non è soddisfatto: dovrà essere abile la Fiorentina, eventualmente, a mettere la freccia per il sorpasso e a scattare al fotofinish.
Occhi poi su Fofana (lanciato in A da Iachini) in uscita dall’Udinese