PERUGIA-PESCARA IL SOGNO O L’INFERNO
Ultimo atto per non scendere in C, gli abruzzesi partono dal 2-1 dell’andata Oddo plasma il 4-3-2-1, con alcuni ballottaggi in difesa e in mezzo Sottil non fa calcoli. «All’attacco»
APerugia si respira un'aria incandescente. E non tanto per le temperature altissime. In città e in regione non si parla e non si aspetta altro che il fischio d'inizio. I tifosi - incuranti che si giochi a porte chiuse - si sono dati appuntamento "prima, durante e dopo" la partita, al “Curi”, per far sentire il loro sostegno a chi scenderà in campo. In gioco c'é il ... B-Day: chi vince tocca il cielo con un dito, chi perde scivola nell'inferno (calcistico) della C. Perugia non ha intenzione (sebbene lo tema) di precipitare e affida le residue speranze all'orgoglio della squadra, andata avanti tra alti (pochi) e bassi (troppi) per tutta la stagione. I tifosi, in maggioranza, hanno accantonato per ora i giudizi e le critiche al club ed ai giocatori e si augurano che i biancorossi regalino loro la salvezza.
Massimo Oddo per la seconda volta di fila non ha ottenuto dalla società l'opportunità di parlare, eclissato dalla presenza straripante di Massimiliano Santopadre pronto stasera a prendere posto in panchina. Uno degli aspetti più importanti dell'ultimo messaggio del patron non sta solo nella scommessa sulla vittoria, sul riscatto della squadra ma nel fatto che, comunque vada, lui resterà alla guida del club per il quale, ha rimarcato: «negli ultimi dieci anni ho messo faccia, cuore e soldi». Chi auspicava un cambio di gestione é servito.
Quale Perugia affronterà il Pescara? In difesa (si torna, forse, al 4-3-2-1) a sinistra, ballottaggio tra Mazzocchi (é un destro) e Nzita. A centrocampo Kouan sembra sicuro, come Carraro (in rosa non ha alternative nel ruolo), più uno tra Falzerano, Dragomir e Nicolussi. In attacco, considerato che non ci sono alternative alla vittoria, dovrebbe toccare a Iemmello con alle spalle Buonaiuto e Falcinelli (quest'ultimo per garantire un minimo di dinamismo e di coperture). Pronti al subentro l'esperto Melchiorri e la promessa Capone.
MINIMO VANTAGGIO, MA C’È. Con la vittoria dell’andata il Pescara ha sì un vantaggio, ma impercettibile. Chi sa di calcio ne è consapevole e Andrea Sottil è uno di questi. Perciò alla vigilia del match che vale tutto, il futuro del club, intima: «niente calcoli». Più facile a dirsi che a farsi, però bisogna provarci. Inevitabile che la tentazione sia quella di difendere quel gol, tuttavia le recenti esperienze (su tutte quella di Verona contro il Chievo) portano a un ravvedimento circa l’atteggiamento giusto da adottare, quindi pur facendo la tara alle parole del tecnico alla vigilia, cioè «ci vorrà coraggio, senza fare calcoli e ragionamenti. Bisognerà giocare per vincere e per cercare il gol. Nella testa bisogna avere solo la vittoria», considerando che magari una certa prudenza verrà naturale, si può presumere (sperare) che non sarà difesa a oltranza.
D’altronde la formazione adriatica non è nata per gestire, non sa farlo. In genere ciò viene considerato un complimento (anche il Pescara di Zeman non sapeva gestire. E meno male), in questo caso va (andrebbe) a detrimento dell’ottimismo derivante dall’aver vinto il primo round. Dunque, l’imperativo, estremizzando un po’, è di affrontare la sfida con una certa arroganza. «Questa è una gara che emotivamente si carica da sola ancora Sottil - noi dovremo aggredire, ripartire velocemente e non permettere al Perugia di giocare la palla. Naturalmente servirà molto equilibrio, riuscire a essere lucidi, saper leggere e interpretare bene le mini partite che si avvicenderanno nell’arco dei 90’. Sono fiducioso perché so che i miei ragazzi sono pronti a tutto».
IL LITIGIO. Un brutto episodio ha visto protagonista il centrocampista del Pescara, Alessandro Bruno. L’altra mattina Bruno era in macchina sul lungomare nord, quando è stato insultato da un tifoso di 22 anni. Il calciatore è sceso dall’auto e pare abbia colpito il giovane che, successivamente, si è fatto refertare in ospedale. E’ probabile che la vicenda abbia uno strascico giudiziario.
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