Corriere dello Sport

NESTA DA OSCAR LA A SI AVVICINA

È lui il segreto del Frosinone che arriva in finale playoff Pordenone battuto con mosse indovinate e cambi perfetti

- Di Daniele Ciardi

Aveva ragione Alessandro Nesta quando al termine della semifinale di andata di domenica sera al “Benito Stirpe”, persa dal suo Frosinone per 1-0 contro il Pordenone, diceva che non era finita. «La mia squadra ha dimostrato di essere capace di qualsiasi impresa». Detto e fatto. Nel return match di mercoledì a Trieste i canarini avevano bisogno di vincere con due reti scarto e ci sono riusciti con pieno merito. Il tutto grazie a una prima mezz’ora da incornicia­re, nella quale hanno pressato alto e in maniera intelligen­te l’avversario trovando subito il doppio vantaggio, e l’ultima ora in cui si sono difesi sempre con ordine rischiando soltanto in un paio di circostanz­e da palla inattiva. Ma poteva starci, vista la maggiore fisicità della formazione di Tesser e quindi la grande forza che il Pordenone ha sempre dimostrato nel gioco aereo.

TUTTO AZZECCATO. Per il resto sono state premiate le scelte iniziali del tecnico dei ciociari e, non ultime le quattro sostituzio­ni effettuate nella parte iniziale della ripresa. E così, se all’andata era stato Tesser a prevalere nella sfida a distanza, il tecnico del Frosinone si è preso la rivincita. E con gli interessi. Morale della favola, Brighenti e compagni sono approdati alla seconda finale playoff della loro storia per salire nella massima serie, dopo quella vinta con il Palermo due stagioni fa.

Ma stavolta con una differenza che, comunque, per quanto visto fin qui potrebbe contare in maniera relativa: lo Spezia, avversario dei giallazzur­ri nell’epilogo di questa post season, avrà il vantaggio di giocare il ritorno in casa e passare il turno in caso di identico risultato e parità di gol tra andata e ritorno. Ma, come detto, questo aspetto potrebbe avere un peso poco decisivo visto e considerat­o che anche nel preliminar­e playoff il Frosinone si è giocato il passaggio del turno in trasferta, così come è accaduto nella doppia semifinale con il Pordenone (e in questo caso partendo anche dallo svantaggio di 1-0). Si comincerà dopodomani allo “Stirpe” per poi tornare in campo quattro giorni più tardi al “Picco”.

GARA 1 SENZA HAAS. Una partita, quella di domenica sera, che il Frosinone ha già iniziato a preparare ieri pomeriggio subito dopo aver fatto rientro da Trieste. Purtroppo per Nesta, come se non bastassero i tanti problemi legati agli infortuni (Tabanelli e D’Elia continuano a lavorare a parte, Capuano è rientrato in gruppo da due giorni, Maiello è uscito anzitempo al “Rocco”) per l’occasione dovrà fare i conti anche con la squalifica di Haas. Il centrocamp­ista svizzero era in diffida e contro il Pordenone è stato di nuovo ammonito. Un problema non da poco consideran­do che, come detto, per quanto riguarda la mediana il Frosinone dovrà già rinunciare a Tabanelli, mentre Maiello ma anche Gori non sono al meglio.

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GETTY Alessandro Nesta, 44 anni, allenatore del Frosinone finalista playoff
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