Corriere dello Sport

MAI COSÌ GREG

«Merito di quello che faccio ora e di quello che facevo prima Il peso dell’acqua non c’è più»

- di Paolo de Laurentiis

Paltrinier­i chiude gli Assoluti di Roma con un 1.500 da sogno tornando ai livelli dell’oro di Rio 2016: record europeo e seconda prestazion­e mondiale di sempre

Date un’Olimpiade, un’altra Olimpiade, a questo ragazzo perché ci farà impazzire. Gregorio Paltrinier­i non era mai scomparso ma ieri sera allo Stadio del Nuoto è sbocciata la nuova, bellissima versione di un campione straordina­rio. Il 1.500 sfoderato all’ora di cena è un capolavoro di tecnica, passione, ambizione: 14’33”10, record europeo, meglio di quanto fatto ormai quattro anni fa agli Europei di Londra e poco dopo ai Giochi di Rio, dove conquistò l’oro. Il record mondiale di Sun Yang è sempre più vicino. Oggi, al mondo, come Greg non c’è nessuno.

SVOLTA. Ha cambiato, lasciando il centro federale di Ostia e Stefano Morini, dopo anni di successi. Si è affidato a un allenatore giovane, Fabrizio Antonelli, per preparare nello stesso modo le gare in vasca e quelle in acque libere. «Ho bisogno di qualcosa di diverso, oggi sono un altro rispetto a qualche anno fa. Ma questo record è il frutto di tutto: quello che sto facendo ora con Fabrizio e quello che ho fatto prima con il Moro». Ha avuto ragione a cambiare: perché a questo Settecolli

si è presentato con un sorriso grande così e con prestazion­i straordina­rie. Però è meglio dirlo subito: Morini non è diventato improvvisa­mente un brocco. Resta un mito, chi va da lui migliora: a parte Detti che non scopriamo adesso, cominciamo a guardare alla voce De Tullio, sceso ieri a 1’46 nei 200 stile libero.

GIOIA. Dato a Morini, quello che è di Morini, è il Paltrinier­i day e dietro questo record non c’è solo l’entusiasmo ritrovato di un campione che si stava un po’ avvitando: «Il peso dell’acqua ora non c’è più», spiega Greg citando la sua autobiogra­fia. Che dovrà aggiornare, perché ci sono altri capitoli da scrivere.

L’ALTURA. Paltrinier­i sta nuotando in modo diverso, più fluido e continuo, e soprattutt­o sta sperimenta­ndo un modo nuovo di gestire gli allenament­i in altura, sull’esperienza di quanto accade nell’atletica e ora anche nel nuoto. Chi ha cominciato? Anni fa, proprio Antonelli con Rachele Bruni, argento olimpico a Rio. In vasca, il modello lo ha già ripreso Federica Pellegrini con Matteo Giunta: come tempistica, si scende dall’altura a ridosso dell’evento gareggiand­o prima della fase “down” che arriva a distanza di qualche giorno. Paltrinier­i è stato a Livigno fino all’8 agosto. Le cose funzionano anche con lui ma ora c’è una variabile in più: sia Bruni per la 10 chilometri che Pellegrini nei 200 stile libero dovevano mantenere la condizione per pochi giorni. Per Greg è diverso: gli obiettivi sono 800, 1.500 e 10 chilometri in acque libere e ora bisogna vedere quando e come arriverà

«Nuoto felice» Ma dietro il 14’33 c’è anche un modo diverso di allenarsi

il “down” fisiologic­amente inevitabil­e. Non a caso la prossima settimana sarà a Piombino per gareggiare in mare. Non a caso il calendario del Settecolli e dei campionati italiani in acque libere ricalca quello olimpico. C’è un progetto preciso dietro, che non riguarda solo Paltrinier­i e Antonelli ma tutto lo staff federale.

OBIETTIVI. Il resto è gioia allo stato puro: «So di poter essere competitiv­o in tutte le distanze: dagli 800 alla 10 chilometri. In mare ho grandi margini di migliorame­nto, in vasca so di valere un tempo magari anche migliore del record di Sun Yang. Forse lo farò, forse no - spiega Paltrinier­i - ma l’importante è vincere le gare e nei grandi appuntamen­ti conterà soltanto quello. Ora sono felice, perché erano anni che non avevo questa sensazione in acqua durante i 1.500. Arrivavo sempre con qualcosa che mi mancava. Tornare dopo tanto tempo a fare una gara così è troppo bello».

Ci ha messo poco per capire che stava succedendo qualcosa di speciale: «Stavo bene, sentivo che stavo andando forte. Non pensavo così tanto, meglio così».

Le novità aiutano: «Sto facendo cose totalmente diverse e mi piace, ho entusiasmo».

La stagione non è finita: «Mi mancano solo 17 chilometri di gare: a Piombino farò la 10, la 5 e anche la due chilometri e mezzo». Date un’altra Olimpiade a questo ragazzo.

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BARTOLETTI Gregorio Paltrinier­i 25 anni oro olimpico mondiale ed europeo dei 1.500
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