Champions impresa Lipsia Lewandowski sfida Messi
De Pauli, Palliggiano e Piergianni
La sfavorita si trova in semifinale, ma con ampio merito. Dopo aver fatto fuori il Tottenham, aver perso il suo bomber, Timo Werner, il Lipsia di Nagelsmann si ritrova al penultimo atto di una sorprendente Champions battendo 2-1 un deludente Atletico Madrid. Il 33enne talento della panchina si ritroverà ad affrontare un derby tutto tedesco con Tuchel, alla guida di un Paris St. Germain che, a differenza degli spagnoli, il suo quarto l’ha portato verso il pronostico della vigilia.
FATAL LISBONA. L’impresa di Anfield cancellata nell’ennesima, triste, serata portoghese. Era un altro stadio, il Da Luz, e in quell’occasione perse la finale nel derby con il Real Madrid, ma la delusione resta comunque grande per i Colchoneros, che dopo la vittoria di Liverpool erano entrati di diritto tra i candidati ad alzare la Champions. La squadra di Simeone delude per ciò che mette in campo, praticamente nulla, per gran parte della partita. Succube di un Lipsia bello, brillante, veloce e perché no, anche sorprendente. I tedeschi dominano nel primo tempo, sprecano qualche buona occasione con Halsternberg e Upamecano, rischiano solo su un destro di Carrasco, il più brillante di un reparto offensivo, quello spagnolo, privo di qualsiasi tipo di apporto da parte di Diego Costa, preferito a Morata dal 1’ in coppia con Marcos Llorente.
DECIDE ADAMS. La supremazia tedesca raccoglie i suoi frutti al 5’ della ripresa e, scherzo del destino, a bucare l’Atletico è proprio uno spagnolo, Dani Olmo. Miglior giocatore dell’ultima finale dell’Europeo Under 21 vinta dalla Roja, canterano del Barça ma preso a gennaio dalla Dinamo Zagabria, dove è cresciuto, e tanto, negli ultimi anni. Il gol di testa del trequartista, su assist di Sabitzer, arriva dopo 18 passaggi. Una sinfonia, una rete che finalmente sveglia l’Atletico dal suo torpore, ma ci vuole l’ingresso di Joao Felix per dare una parvenza di scossa. Il portoghese, con una delle sue accelerazioni, si procura e trasforma il rigore del pari, ma è solo un’illusione, perché a due minuti dalla fine arriva la doccia fredda. Angeliño pesca Adams, appena entrato, al limite dell’area: il tiro dell’americano viene deviato da Savic e il Lipsia passa di nuovo. Sempre con merito, sempre con il suo stile, quello di un allenatore che a 33 anni porta l'ultima Cenerentola delle Final Eight al ballo delle semifinali di Champions.