L’ORGOGLIO DI DOVI SALUTI E TRIONFO
La corsa, dopo i brividi per l’incidente tra Zarco e Morbidelli, vinta dall’italiano della Ducati Annuncia il divorzio dalla Ducati vince in Austria, si rilancia anche nel Mondiale: «Ora dormo meglio»
Appena annunciato il divorzio da Ducati, ecco arrivare la vittoria. No, non stiamo ricordando la separazione tra Jorge Lorenzo e la casa di Borgo Panigale, avvenuta con le stesse modalità nel 2018 durante il Gran Premio del Mugello.
Stiamo invece parlando della più fresca separazione tra Andrea Dovizioso e la Ducati, con il “Dovi” che ha trovato il primo successo stagionale nello stesso finesettimana dell’annuncio. Ha scelto lui, senza aspettare il tira e molla della rossa. O meglio, di Dall’Igna visto che lo stesso Dovizioso, venerdì, a domanda sul futuro aveva riposto: «Decide Dall’Igna». Invece ha preso tutti in contropiede. Tanti saluti e subito una vittoria che lo rilancia anche nella corsa al Mondiale. Il successo di ieri, tra l’altro, è il numero 50 per la Ducati in MotoGP e da quando si corre al Red Bull Ring ha vinto solo la Desmosedici GP.
GARA. La corsa della top class ha visto due partenze, causate dalla bandiera rossa esposta per l’incidente avvenuto tra Johann Zarco e Franco Morbidelli, e il portacolori Ducati ha fatto tutto alla perfezione, gestendo molto bene ogni aspetto della corsa e riuscendo poi a dominare la scena sul finale, mentre alle sue spalle Mir e Miller lottavano per la seconda posizione. Non era scontata, però, questa vittoria di Dovizioso, che aveva tra gli avversari più forti Pol Espargaro, caduto dopo un contatto con Oliveira, e Alex Rins, scivolato per un errore suo: «Avevo due o tre punti dove staccavo da paura e quello mi è bastato per mettere in crisi tutti». Il suo punto forte è stata appunto la frenata e ha aggiunto: «Fin dal primo turno ero partito bene, abbiamo dimostrato di aver capito come frenare qui. Questa pista ci ha aiutato, frenavo veramente forte, con Miller ho fatto la differenza in questo». La gestione delle gomme è stata fondamentale per non perdere terreno sul finale, ma anche la serenità psicologica ha fatto la sua parte. E scherzando, forse neanche tanto, “Dovi” ha detto: «Non stavo vivendo male la situazione di incertezza del mercato, ma ieri notte ho dormito di più».
DIVORZIO. Nella giornata di sabato, infatti, il suo manager Simone Battistella ha annunciato la sua intenzione di non rinnovare più con Ducati, di scrivere la parola “fine” ad una relazione durata otto anni, tra alti e bassi. «Riteniamo che non ci siano le condizioni per continuare» ha ammesso il manager. «La decisione in questo caso l’ha presa il pilota. Vuole togliere questo disturbo di mezzo, stava diventando abbastanza pressante la questione del rinnovo e delle negoziazioni». Questa vittoria è stata anche una chiara prova di forza del pilota, che oggi si trova in un momento difficile della carriera, senza un piano B per il prossimo anno, ma in grande forma, fisicamente e psicologicamente. Il suo obiettivo adesso è quello di vivere con serenità la stagione in corso, concentrarsi e dare il massimo senza sentire su di sé il peso di una trattativa difficile in cui veniva ancora una volta messo in discussione il suo valore. Nonostante i tre piazzamenti da vice-campione ottenuti negli ultimi anni alle spalle, solo, del marziano Marc Marquez.
Ora Dovizioso vorrà togliersi le ultime soddisfazioni alla guida della rossa, a cui lui stesso ha dato un contributo importante per farla diventare la moto competitiva che è oggi. E dopo il GP d’Austria ha solo undici punti dal leader in campionato, Fabio Quartararo, ieri ottavo al traguardo (con Rossi quinto e migliore delle Yamaha). Tutto è ancora possibile, e con la sua tenacia, la sua passione e la sua grande voglia di lavorare Dovi proverà in tutti i modi a vincere quel titolo che da tempo gli sfugge. Per salutare nel migliore dei modi la casa di Borgo Panigale. Per dimostrare così, ancora una volta, qual è il suo vero valore.