Corriere dello Sport

CORRIDORI IN RIVOLTA «SERVE SICUREZZA!»

Il terribile incidente al Lombardia è solo l’ultimo di una serie spaventosa L’associazio­ne pro’: «C’è bisogno di una revisione dei regolament­i e di sanzioni per gli organizzat­ori»

- Di Giorgio Coluccia

Un Ferragosto infernale e più d’una tragedia sfiorata. Ancora una volta. Il ciclismo continua a scherzare con il fato, perseguita­to da un problema sicurezza che non conosce soluzioni, ma si nasconde infido dietro ogni curva, ogni spazio ristretto, a velocità spericolat­e.

Il giorno dopo Ferragosto si contano i feriti, tra una drammatici­tà spettacola­re e la consapevol­ezza che poteva finire molto peggio. Al Lombardia, in discesa dalla Colma di Sormano, Remco Evenepoel è precipitat­o nel vuoto per una decina di metri, chiudendo anzitempo la stagione con la frattura del bacino e una contusione al polmone destro.

Sempre in discesa, verso l’arrivo di Como, il tedesco Schachmann si è visto tagliare la strada in curva da un’auto privata, entrata chissà come sul percorso. Nonostante la caduta è arrivato settimo, per poi incassare la frattura della clavicola e la rinuncia forzata al Tour.

La quarta tappa ha invece fatto piazza pulita al Giro del Delfinato, dove un capitombol­o ha costretto al ritiro Buchmann, Muhlberger, Kruijswijk e soprattutt­o il dominatore della generale Primoz Roglic, per il quale la Jumbo-Visma ha fatto sapere che «l’evoluzione delle ferite determiner­à i piani per le prossime gare».

PAURA. Il grande ciclismo è tornato in strada da nemmeno tre settimane, ma ora si ritrova a fare i conti con ritiri eccellenti e cadute spaventose, come già era accaduto al Giro di Polonia e al malcapitat­o Fabio Jakobsen, scaraventa­to a 80 all’ora su transenne poi diventate proiettili.

Tanti, troppi rischi per uno sport che un prezzo altissimo non ha mai smesso di pagarlo, nonostante i reiterati appelli degli stessi corridori.

L’ultima rimostranz­a risale a ieri, in occasione dell’ultima frazione del Delfinato: i ciclisti, insieme all'associazio­ne mondiale profession­isti (Cpa), hanno chiesto di neutralizz­are i primi 10 km di discesa della quinta tappa, per la pericolosi­tà del percorso della quarta frazione. «I corridori lanciano un segnale di protesta agli organizzat­ori e all'Uci - si legge in una nota -, chiedendo più attenzione alla sicurezza. È necessaria una tavola rotonda per la revisione dei regolament­i, le sanzioni per gli organizzat­ori e per consentire lo svolgiment­o delle corse in massima sicurezza».

Richard Plugge, team manager della Jumbo-Visma, è andato oltre: «Non possiamo continuare a esporre i nostri ragazzi a pericoli evitabili. Ora basta, non abbiamo più fiducia nei controlli organizzat­i dall'Uci. Serve una società esterna che garantisca sui percorsi, speriamo già dalla prossima stagione».

DEFERIMENT­O. Per il Suv entrato in corsa al Giro di Lombardia l’Uci ha annunciato un possibile deferiment­o alla commission­e disciplina­re per Rcs Sport, organizzat­ore dell’evento, mentre la discesa dal Muro di Sormano che ha sbalzato via Evenepoel, già nell’ottobre 2017 aveva fatto temere il peggio per Laurens De Plus, finito oltre il guardrail a tutta velocità, senza riportare gravi conseguenz­e.

Vista la dinamica dell’incidente al talento belga è andata bene, l’ospedale Sant'Anna di Como ha chiarito che «è stazionari­o, i parametri vitali sono buoni» e a breve potrebbe essere organizzat­o il rientro in Belgio. Il corridore ventenne non ha mai perso conoscenza, il suo casco riportava un grosso buco nella parte centrale e la sua squadra, la Deceuninck-Quick Step, è la stessa di Fabio Jakobsen, finito in coma farmacolog­ico in Polonia. «È vivo ed è andata bene, il bacino ha ceduto perché è caduto praticamen­te in piedi ha dichiarato il team manager Patrick Lefevere - vedremo se dovrà operarsi una volta tornato in Belgio». La stella più luminosa, chissà per quanto, si ferma ai box.

Per Evenepoel, precipitat­o da un ponte per 10 metri, rottura del bacino

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LAPRESSE ll povero Remco Evenepoel, 20 anni, soccorso dopo un volo di 10 metri da un ponte

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