Corriere dello Sport

BARÇA ALL’ARIA MESSI ASPETTA

Il club licenzia Setién: in panchina sta arrivando Koeman La dirigenza annuncia «cambiament­i profondi» Tra le soluzioni, riportare Neymar per blindare Leo

- Di Andrea De Pauli

Silenzio. È l’arma che esercita la maggior pressione possibile, specie se ci si si confronta con un interlocut­ore debole. Sempre più debole, come è in questo momento il presidente uscente Josep Maria Bartomeu. E così, mentre nel quartier generale del Barça si continuano a cercare soluzioni per l’immediato, invece di ragionare su un progetto più lungimiran­te, Leo Messi solennemen­te tace, blindato nel suo ritiro sui Pirenei, insieme ai fidi Jordi Alba, Luis Suarez e alle rispettive famiglie. Alla terza, cocente delusione continenta­le, dopo quella dell’Olimpico di Roma a cui è seguita quella di Anfield contro il Liverpool, fino alla “sconfitta più umiliante di sempre", com’è stato ribattezza­to da queste parti l’inappellab­ile 8-2 incassato contro il Bayern, con un club sconquassa­to dallo scandalo social e impoverito da una serie di operazioni sconclusio­nate - 300 milioni abbondanti solo per Coutinho e Dembelé - a cui si è aggiunto il problema Covid-19 che rende ancor più complicato il mercato di rafforzame­nto, Leo sceglie ancora una volta di ritirarsi insieme agli amici più cari, le persone con cui ama condivider­e la sua vita ovattata e la sua carriera sportiva. Ma l’attesa non potrà durare ancora a lungo e se il Barça pretende una risposta esplicita da parte del diretto interessat­o sulle voci che lo vogliono lontano dalla Catalogna, qualche segnale concreto di un drastico cambiament­o deve arrivare. E pure in fretta.

SCELTE SCONTATE. Dalla riunione della giunta direttiva che si è celebrata ieri, intanto, arrivano decisioni scontate fino alla banalità. Mentre 8 dei 14 elementi della giunta accorsi nella sede del Camp Nou si barcamenav­ano sul da farsi, stuzzicand­o un po’ di sushi, il più che traballant­e direttore sportivo Eric Abidal confermava a Quique Setién che la sua avventura in blaugrana era già giunta al capolinea. Decisione, poi, resa pubblica a ora di cena, mentre appare vicino l’annuncio di Ronald Koeman, il ct dell’Olanda. Attraverso uno scarno comunicato stampa, è stata diffusa anche la temuta notizia che le elezioni presidenzi­ali non saranno anticipate, ma verranno celebrate nei tempi fissati e più precisamen­te “nel primo giorno, successivo al 15 marzo del 2021, in cui sarà prevista una gara interna del Barça”. Che tradotto significa che l’attuale dirigenza si occuperà anche quest’estate, della campagna di rafforzame­nto, che visto dall’ottica di Messi, potrebbe risolversi in un altro anno perso. Il club, poi, ha promesso “cambiament­i profondi”, per rilanciare “la situazione sportiva ed economica del club”.

NUOVE AMBIZIONI. La promessa, però, deve essere seguita da segnali importanti. In caso contrario, Leo si farà sentire. La mossa più gradita sarebbe il ritorno di Neymar, che sarebbe letto come una virata importanti­ssima nell’ottica di una rinascita blaugrana. Si starebbe ragionando su Griezmann più 60 milioni al Paris Saint Germain. Un’operazione di questo tipo, spegnerebb­e in un batter d’occhio i timori di una reale fuga della Pulce, annunciata dal giornalist­a brasiliano Marcelo Bechler, che domenica ha parlato di un Messi deciso a lasciare immediatam­ente il Barça. Al di là dell’amore incondizio­nato per la città di Barcellona da parte di Messi e famiglia, c’è un Bartomeu che non vuol essere ricordato come il presidente che ha lasciato fuggire Messi. L’argentino, fino alla prossima estate, è legato da un contratto che prevede una clausola da 700 milioni e la postilla che gli permetteva di anticipare l’adios, prevedeva un avviso entro l’inizio dello scorso giugno. E poi ci sarebbe anche da trovare un club capace almeno di confermare a Leo il megastipen­dio da 48 milioni netti a stagione. Più facile, ancora una volta, portargli un allenatore di suo gradimento, come pare essere Ronald Koeman, considerat­o molto vicino, e circondarl­o di compagni capaci di garantire una squadra nuovamente competitiv­a.

L’elezione dei vertici solo a primavera: ora Bartomeu deve dare segnali forti

 ??  ?? Zero tituli Leo Messi ha vissuto uno degli anni più poveri con il Barcellona: secondo in Liga, fuori ai quarti in Coppa di Spagna e ai quarti anche in Champions
MILIONI DI STIPENDIO
Zero tituli Leo Messi ha vissuto uno degli anni più poveri con il Barcellona: secondo in Liga, fuori ai quarti in Coppa di Spagna e ai quarti anche in Champions MILIONI DI STIPENDIO
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Il mesto addio di Quique Setién dal Barcellona: eccolo a pranzo, ieri, con il ds Eric Abidal, che lo informa della intenzione del club di sostituirl­o. Ma anche il dirigente, ed ex giocatore, è tra i primi imputati del flop blaugrana
L’ultimo pranzo Il mesto addio di Quique Setién dal Barcellona: eccolo a pranzo, ieri, con il ds Eric Abidal, che lo informa della intenzione del club di sostituirl­o. Ma anche il dirigente, ed ex giocatore, è tra i primi imputati del flop blaugrana
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