Corriere dello Sport

«Tiferò City a vita, grazie Mancini»

DAVID AVRÀ UNA STATUA ALL’ETIHAD. HA RICORDATO CHI LO VOLLE LÌ

- Di Gabriele Marcotti

Dopo Vincent Kompany un anno fa, il Manchester City saluta un’altra leggenda. Non solo, ma lo stesso sito del club afferma che lo spagnolo è tra i più grandi giocatori del City. Silva viene osannato sia dal presidente Khaldoon Al Mubarak, che dal compagno Kevin De Bruyne che twitta: «Triste vedere quest’uomo lasciarci dopo dieci incredibil­i anni, è stato un onore giocare con lui». Ma anche dall’altra metà di Manchester, quella rossa, arrivano encomi, con il connaziona­le Juan Mata che dice: «E’ stato di grandissim­o aiuto per ogni giocatore spagnolo che è sbarcato in Premier... ha aperto la porta a tutti noi». Silva ha riflettuto sulla sua storia in casa City in una lunga intervista al sito ufficiale del club. «La svolta per tutti noi è stato il primo trofeo, la FA Cup vinta nel 2011 (contro lo Stoke, gol di Yaya Toure, Mancini in panchina, Balotelli migliore in campo). il club non vinceva da 35 anni, vi era ancora scetticism­o. Da quel momento è cambiata la storia e la traiettori­a del City».

A CASA. «Ma devo dire che mi sono sentito a casa mia fin dal primo giorno - ha aggiunto il fuoriclass­e spagnolo - Io e la mia famiglia siamo stati subito accolti da tutti e sarò un tifoso del City fino alla morte. Se ci penso, nel calcio moderno è difficile giocare dieci anni per lo stesso club. Sono fiero di avere fatto parte del processo di crescita, i primi anni eravamo una piccola famiglia, adesso la struttura è cambiata, ma lo spirito è lo stesso».

Un pensiero anche per un ex-laziale, Roberto Mancini, oggi commissari­o tecnico della nazionale, l’uomo che lo volle fortemente all’Etihad. «Quando era a Valencia mi chiamava in continuazi­one per convincerm­i a giocare per lui. Gli sarò sempre molto grato perché ebbe fiducia in me e perché mi permise di fare una delle scelte più azzeccate della mia vita, quella di venire al Manchester City». Il club gli dedicherà una statua all’Etihad, inaugurata nel 2021 con quella di Kompany, altra bandiera. «David è stato campione e ambasciato­re dello spirito di club, questa statua ne sarà il tributo perenne», così ha detto il presidente Al Mubarak Naturalmen­te, parole particolar­i anche per Pep Guardiola. «A livello umano, non dimentiche­rò mai il suo aiuto quando mio figlio Mateo era in ospedale e facevo la spola tra Manchester e la Spagna, nella struttura dove ero ricoverato. Guardiola non solo capì il mio momento, che per fortuna è passato perché Mateo sta bene oggi, ma mi aiutò a continuare a giocare ad altissimi livelli».

Il calcio gli ha dato tanto, ma adesso pensa alla prossima avventura: «Non sono pronto a lasciare, quando lo farò forse non starò più nel calcio ma mi dedicherò interament­e alla famiglia. Per adesso, ho ancora tanta voglia di giocare».

«Mi chiamò tante volte, devo a lui la scelta migliore della mia carriera»

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GETTY Silva con Roberto Mancini, tecnico del City dal 2009 al 2013

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