FERRARI LA STAGIONE IN UN CLICK
Dal Gran Premio del Belgio una novità regolamentare Una sola mappatura da usare in qualifica e in gara: basterà per limitare il dominio Mercedes?
Chiudono la stanza dei bottoni, basta magie con i pulsanti. E’ un altro (disperato?) tentativo per frenare la Mercedes e il suo strapotere.
Dal Gp di Spa, in Belgio, sarà vietato l’utilizzo della modalità party-mode: tradotto, la mappatura che dà un surplus di potenza. Ma quanto davvero potranno rosicchiare gli altri team alla Mercedes? Senza la modalità da qualifica sulle power unit, una mappatura lanciata, spinta, che viene utilizzata durante il time-attack per avere un motore più potente e ottenere così un tempo migliore, cosa accadrà? A rispondere, in fondo, ci aveva già pensato Lewis Hamilton, che alzando un sopracciglio aveva detto: «E’ un modo per svantaggiare la Mercedes, ma non avrà effetti». Il campione del mondo è sicuro che la gerarchia in gara resterà la stessa, nessuno stravolgimento. Ma c’è chi si augura di strappare alla scuderia tedesca una manciata di decimi, dai 2 ai 6, cioè abbastanza per diminuire il divario che separa chi vince dal resto del mondo. D’altra parte, il Gp di Spagna ha fatto vedere ancora una volta quanto è profondo il burrone che c’è tra la Mercedes e tutte le altre. Compresa, e forse soprattutto, la Ferrari.
SITUAZIONE. Il ritiro di Charles Leclerc e il settimo posto di Seb Vettel non bastano, i tifosi vogliono di più. Per la gara in Belgio la Ferrari non sembra avere in programma novità sostanziali, il team si sta concentrando molto sul prossimo anno e soprattutto su quel 2022 che potrebbe segnare la reale svolta per la Ferrari. E’ un momento complesso, delicato. Dice Mattia Binotto che la Ferrari è «da quarto posto», ma le qualifiche non funzionano, le monoposto di Vettel e Leclerc partono troppo indietro e dopo diventa impossibile pensare di lottare con Mercedes e RedBull. E allora? Potrà l’assenza del party-mode aiutare la casa di Maranello? Il bottone magico è utilizzato soprattutto in qualifica e in particolare nelle fasi finali delle sessioni valide per lo schieramento di partenza. Molto si gioca lì.
LAVORO. Certo, viene da pensare che anche le altre scuderie dovranno fare i conti con l’assenza di mappature e questo rischia di lasciare ogni cosa invariata. Ma è anche possibile che qualcosa la Ferrari riesca a rosicchiare agli altri, magari quei decimi che servono a stare lì a ridosso della prima fila. «Stiamo lavorando su più fronti - ha detto ancora Binotto dopo Barcellona - stiamo cercando in contemporanea di sviluppare la vettura dell’anno prossimo. Porteremo ulteriori sviluppi anche quest’anno, ma non nelle prossime gare. Per il Belgio e per Monza porteremo un carico inferiore che abbiamo sviluppato appositamente, e secondo noi è buon pacchetto con tutti i limiti della vettura attuale».
MAPPATURA. Più in generale l’obiettivo tecnico di questa regola è obbligare le scuderie a utilizzare la stessa configurazione software sia in qualifica che in gara perché come specifica il documento della FIA, «la moltitudine e la complessità delle modalità utilizzate (mappature) rendono estremamente difficile per la FIA monitorare il rispetto di tutte le normative e disposizioni relative alle PU in determinati momenti critici dell’evento». Un mondiale scontato non piace a nessuno, ma il valore di queste Mercedes (e in parte della Red Bull) sembra tuttavia andare oltre i pulsanti e le configurazioni. «Il pilota deve guidare la monoposto in modo autonomo e senza alcun aiuto», si legge ancora nel documento. Questo potrebbe davvero succedere ma non ci stupiremmo di vedere tutte mappature spinte al massimo che poi saranno gestite via radio dal box: il pilota, come succedeva una volta, alzerà il piede quando serve.
Senza il motore più spinto per la pole Hamilton può perdere 5 decimi
L’obiettivo della Fia è “costringere” i piloti a guidare senza aiuti esterni