Corriere dello Sport

Caserta, una triste fine con ancora molti perché

NEL 1991 LO STORICO SCUDETTO. E OGGI... Dal sogno del ritorno in A alla C Scambio di accuse tra proprietar­i

- Di Beniamino Pescatore

Esclusa dalla A2 nella stagione che avrebbe segnato i trent’anni dallo storico tricolore del 1991, Caserta è piombata nell’incubo.

Con la ferita mai rimarginat­a dell’esclusione dalla serie A (2017), la Juve ripartirà dalla serie C Gold. Il presidente Nicola D’Andrea, che a giugno aveva comprato da Iavazzi il pacchetto di maggioranz­a, era partito con l’ambizione di riportare il club tra le grandi del basket italiano.

SERIE C. Entro la giornata odierna dovrà invece formalizza­re, con pagamento della prima rata prevista, l’iscrizione al campionato di C (di competenza del comitato regionale della Campania), dove è scivolata in base alla delibera del Consiglio Federale.

Inoltre la società dovrà indicare pure un palasport dove giocare, considerat­o che è venuto meno l’utilizzo del Palamaggiò a causa della mancata partecipaz­ione alla A2, condizione che avrebbe consentito alla nuova proprietà di fruire dell’impianto. Al momento, però, tutto tace.

PROGETTO DISTRUTTO. Non erano mancate scelte di rilievo, dal punto di vista tecnico, a sostenere la serietà del progetto: il g.m. Lorenzo Marruganti, il coach Max Oldoini, il d.s. Linton Johnson e alcuni cestisti, ora nelle mani dei rispettivi procurator­i per trovare nuova collocazio­ne.

Al controllo della Comtec, il verdetto di esclusione. Alle buone intenzioni, alle parole, non sono seguiti i fatti. Le dichiarazi­oni del 31 luglio scorso lasciavano spazio all’ottimismo: «La Juve Caserta ha consegnato tutti i documenti richiesti dalla Comtec per l’iscrizione al prossimo campionato di A2. La società, seppur con qualche difficoltà legata alla pesantissi­ma eredità debitoria raccolta, si è prodigata affinché tutto fosse in ordine per il bene della Juve Caserta».

FATTI. I fatti hanno detto ben altro. Giovedì 6 agosto, la mazzata per il popolo sportivo bianconero: Caserta bocciata dall’esame Comtec, non iscritta al campionato di A2 per la stagione 2020-2021.

IRREGOLARI­TA’. L’organo di controllo federale ha rilevato la mancanza di requisiti della società per prendere parte alla prossima A2. La stessa Comtec il 24 luglio allertò il sodalizio bianconero affinché sistemasse la posizione per avere il via libera all’iscrizione. Al centro della questione le liberatori­e sui pagamenti al 30 marzo 2020, il saldo di lodi esecutivi e Bat FIBA che bloccavano il mercato.

Il ricorso al Tar, avverso la decisione della Fip, è stato ipotizzato ma non appare percorribi­le per le argomentaz­ioni da dover produrre. D’Andrea, che si affida esclusivam­ente a note stampa per comunicare, ha fatto sapere di voler proseguire, ma da giorni non si hanno notizie.

DISSIDI E RABBIA. Tuttavia, ha dato vita a una polemica a distanza con la dirigenza passata, nelle persone di Raffaele Iavazzi e Antonello Nevola. L’attuale presidente accusa di aver affrontato problemi, debiti e morosità di cui non era a conoscenza. L’ex amministra­tore unico ha ribattuto punto su punto, specifican­do che la partita proseguirà nelle aule di tribunale.

Un atteggiame­nto che il popolo casertano ha condannato inondando di “commenti” i profili social del club. C’è chi ha scritto: “Non piango per quello che è accaduto ma perché non avete capito cosa significa il basket per Caserta». Oggi una città in lacrime per il basket.

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CIAMILLO Marco Cusin, 35 anni, la scorsa annata a Caserta
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