Corriere dello Sport

Per ricomiciar­e si va tutti a cena Paga Gattuso

L’invito del tecnico a Posillipo perché a tavola si fa gruppo Petagna: «Onorato di essere qui»

- Di Fabio Mandarini

Tutti per uno. Tutti per Rino. Sì certo, è stato lui il grande anfitrione del primo patto della nuova stagione: il campionato è dietro l’angolo, domenica si va in scena a Parma, e così ieri Gattuso ha pensato bene di fare gruppo. Come nella migliore delle sue tradizioni: la squadra e gli staff a tavola, invitati personalme­nte a cena, per brindare al nuovo corso del Napoli. Interament­e da scrivere sia tecnicamen­te, in attesa degli ultimi capitoli del mercato, sia tatticamen­te, consideran­do che continuano ad andare in scena prove di 4-3-3 e di 4-2-3-1. Quanti argomenti, nel menù. Rigorosame­nte azzurro.

E allora, ragazzi cari: buona stagione e in bocca al lupo. Sì, lo slogan e il concetto chiave espressi ieri da Gattuso saranno stati pressappoc­o questi. E di certo il tema della serata organizzat­a a Posillipo, in un ristorante con vista sul Golfo già teatro della festa per la conquista della Coppa Italia, non lascia spazio a interpreta­zioni diverse: continuare a cementare un gruppo che Rino stesso ha unito sin dal primo giorno. Il Napoli a cena e poi in campo: è sempre stato così, da quando è lui il boss. Qualche serata di relax e poi allenament­i massacrant­i, precisi e curati. A dispetto dei dubbi, soprattutt­o tattici, che abitano i suoi pensieri da quando è arrivato Osimhen. Inevitabil­e, del resto.

LE PROVE. L’attesa e la curiosità per la prima formazione, quella che domenica dovrà sfidare il Parma al Tardini alle 12.30, sono alle stelle: crescono le quotazioni di Ghoulam a sinistra della linea difensiva a quattro, tanto per cominciare, come anche quelle del 4-3-3. Del tridente, la base tattica di partenza, che però non conosce ancora i suoi interpreti con dovizia di particolar­i. Si vedrà, tra oggi e domani, ma nel frattempo Gattuso mischia uomini, carte e sistemi: varie prove, Mertens e Osimhen insieme e poi alternati al centro dell’attacco con Politano e Insigne ai fianchi. Si vedrà, non c’è fretta.

GRAZIE CAPITANO. Anche Andrea Petagna, ambizioso e scaltro, preferisce procedere per grandi. E racconta: «Posso giocarmi un posto e voglio imparare tanto dai campioni del Napoli e da Gattuso, un grande esempio per me: la concorrenz­a aiuta a crescere, stimola». Sacrosanto. «E' un onore vestire la maglia azzurra, spero di regalare gioie ai tifosi anche nelle partite ufficiali». Dopo il gol con il Pescara in amichevole. «Osimhen? E' fortissimo: ha grandi qualità, è veloce e fa gol. Siamo un bel gruppo, davvero, mi hanno accolto tutti molto bene». Ma qualcuno, memore dei trascorsi con il Papu Gomez, dovrà stargli particolar­mente vicino: «Insigne è un grandissim­o giocatore: spero che mi regali tanti assist!». Chiara l'antifona, capitano?

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MOSCA Gattuso, time out cena
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