Corriere dello Sport

Crippa, record per l’Italia «Vedo tante cose brutte»

Dopo 24 anni strappa il primato dei 3000 a Di Napoli e ora ne detiene tre, come Fava nel 1977

- Di Christian Marchetti

C’è un altro eroe del silenzio nella notte romana. Corporatur­a minuta, dreadlocks color oro in testa, un sorriso che accende la luce in un tunnel. Il nome è Yemaneberh­an “Yeman” Crippa e sta riscrivend­o la storia del mezzofondo italiano. Prima quei primati vecchi di trent’anni tolti ad Antibo su 10.000 e 5000; ieri sera a “cadere” è stato Gennaro Di Napoli e quel record tricolore che durava da 24 anni (18 maggio 1996, Formia), quello sui 3000: 7’38”27 contro il 7’39”54 di Genny, un migliorame­nto di 1”27. Yeman succede anche a Franco Fava, che da trent’anni racconta atletica su questo giornale e sgrida giustament­e collaborat­ori sprovvedut­i, e in tre settimane del 1977 ottenne i record di 3000, 5000 e 10.000.

PRECISAZIO­NE. Yeman corre da protagonis­ta nelle prime battute, è sicuro, appiccicat­o come un’ombra all’ugandese Jacob Kiplimo e al norvegese Jakob Ingebritse­n (per il quale in zona mista si ferma anche Warholm a fare il tifo). Sul finale Kiplimo e Ingebritse­n scappano, l’australian­o McSweyn prova a raggiunger­li. Alla fine l’ugandese primo (7’26”64) in volata su Ingebritse­n ed entrambi che disintegra­no il personale (il norvegese di 33”), McSweyn terzo, Crippa quarto ma altrettant­o felice. Missione compiuta.

«Non avevo annunciato che avrei raggiunto questo record perché volevo starmene tranquillo, senza pressioni - precisa il 23enne trentino di origine etiope - ma l’obiettivo era proprio quello. All’ultimo giro ho pensato “Non ce la faccio”. Poi però non ho mollato e sono felice di come si sia chiusa».

A Ostrava, in occasione del 13’02”26 sui 5000, la prima telefonata era stata proprio di Antibo. E Di Napoli? «Mi era sfuggito per 12/100 il suo record sul miglio a San Donato Milanese e mi era dispiaciut­o. Questo però non me lo sono lasciato scappare e sono felice, anche perché io e Genny siamo amici».

Poi, però, arrivano altri “puntini sulle i”: «Credo che se avessi avuto il pubblico dalla mia avrei segnato un tempo ancora più basso. Sono comunque sicuro che a casa abbiano urlato e mi abbiano seguito in tanti». E ancora: «Questo taglio di capelli mi porta bene, è ufficiale».

SIMBOLO. Nato in Etiopia, una guerra da cui scappare, l’adozione di una famiglia italiana nel 2001. Lui e altri cinque fratelli e due cugini, il grande cuore dei Crippa. La crescita nel verde Trentino, l’atletica nelle Fiamme Oro. Ieri sera, all’Olimpico, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora l’ha citato nel suo discorso. Nei giorni scorsi era stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a parlare del ragazzo come il portabandi­era dell’integrazio­ne e dello Ius soli sportivo. «Ringrazio sia il ministro che il presidente. Però io sono sempre stato così come mi vedete, non sono mai cambiato e per questo un po’ mi meraviglio».

Il caso Willy, il razzismo crescente in Italia, un certo linguaggio che continua a dominare nel nostro Paese. Tutte immagini che passano davanti agli occhi di un ragazzo che corre più veloce. «Vedo tante cose brutte e speriamo che le cose si calmino. Sicurament­e non si arriverà tutti a volersi bene, ma se proprio si deve litigare non lo si faccia per il colore della pelle o il credo religioso. No, non ho mai pensato a inginocchi­armi o ad altre forme di protesta. Oltre queste iniziative, servono azioni concrete».

PUBBLICO. Crippa scappa via e restano le emozioni. Prima di andarsene dice: «Il Golden Gala resta superemozi­onante per noi azzurri, che possiamo misurarci con i migliori al mondo. Sono riuscito a raggiunger­e un mio obiettivo sebbene mancasse il tifo. Le cose però devono essere fatte in sicurezza e allora è giusto così».

Cosa aveva detto Antibo al telefono in quella serata di Ostrava? Che Yeman avrebbe battuto anche il record sui 3000. «Ho toccato ferro», aveva scherzato il ragazzo parlando con questo giornale. E invece la profezia di Salvatore Antibo è compiuta, Yeman Crippa è nella storia. Ancora.

Un messaggio forte «Smettiamol­a di litigare per il colore della pelle o la fede»

 ?? LAPRESSE ?? Yeman Crippa, 23 anni, azzurro delle Fiamme Oro, sorridente davanti al tabellone che riporta il nuovo record italiano dei 3000 metri
LAPRESSE Yeman Crippa, 23 anni, azzurro delle Fiamme Oro, sorridente davanti al tabellone che riporta il nuovo record italiano dei 3000 metri

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