Gap incentivi auto elettriche-normali un grande errore
Dalle notizie che arrivano dal mercato dell’auto sembra che gli incentivi abbiano creato come in passato un atmosfera positiva, dove i consumatori sono spinti a comprare con l’idea di fare un acquisto a prezzi vantaggiosi. In effetti è proprio così, gli incentivi governativi, più che raddoppiati dalle case automobilistiche, consentono ai concessionari di offrire il prodotto auto elettrificato e con la CO2 al di sotto di 90 g/km, a prezzi bassi come mai prima. Tutto ciò è molto positivo perché raggiunge due obiettivi: rivitalizza il settore auto con una ripresa del fatturato e aumenta il numero di auto rispettose dell’ambiente. C’è tuttavia un errore di fondo commesso dal Governo, indulgendo più alla inutile ideologia che all’eterna legge di offerta e domanda che ha sempre guidato il comportamento del mercato. La domanda di vetture elettrificate è in aumento ma non è nemmeno lontanamente comparabile, per il momento, a quella di auto tradizionali. La vendita di elettrificate ha superato la soglia, molto significativa, del 15% del mercato, tutto il resto sono quelle tradizionali che sia per il prezzo che per la semplicità di gestione della mobilità sono ancora largamente acquistate dai consumatori. Tutto ciò è più che noto e da vari angoli di competenza ed osservazione è stato trasmesso come conoscenza di base al Governo. E invece, malgrado ciò, si è voluto forzare la mano e la grande maggioranza degli incentivi è stata riservata alle vetture elettrificate e non a quelle tradizionali. Il risultato netto è che i fondi per l’incentivo alle vetture tradizionali sono andati esauriti in pochi giorni, mentre quelli delle vetture elettrificate risultano ancora non sfruttati. Assolutamente corretto erogare incentivi in misura elevata alle vetture elettrificate, ma totalmente sbagliato riservarne così pochi alle auto tradizionali. Il futuro? Le elettrificate, soprattutto ibride, aumenteranno la quota di mercato, le elettriche finché non si risolverà il tema dei punti di ricarica resteranno marginali ma potranno beneficiare degli incentivi governativi. Le automobili tradizionali, oltre l’80% del mercato, resteranno al palo con incentivi ormai esauriti e soltanto l’intervento, come al solito dei costruttori, potrà consentire al consumatore medio di cambiare la sua vettura vecchia e poco sicura con una moderna e più rispettosa dell’ambiente.