STAVOLTA MILANO FA PAURA
Venezia ha vinto gli ultimi due titoli, Sassari è imprevedibile E la Virtus vuole... tortellini e ragù
Sarà la prima verità. Legata al momento, senza poter dire troppo a lungo termine sulla reale identità delle partecipanti e sul loro futuro cammino. Eppure non sembra un caso se al gran ballo sono invitate solo le quattro squadre più accreditate a stare davanti nella griglia di partenza del campionato. A questa Supercoppa il pensiero lo fanno tutte. Milano, come al solito grande favorita e stavolta in arrivo con uno slancio davvero impressionante tra i tornei internazionali e il primo girone, tutto da percorso netto. Nella prima sfida del pomeriggio incrocia Venezia. Si può non pensare che la squadra di De Raffaele è la più continua e vincente degli ultimi anni? L’ultima ad aprire la bacheca con lo scudetto 2019 e la Coppa Italia del febbraio scorso. Dall’altra parte in serata Sassari ha carattere e dna imprevedibile, come quello del suo allenatore. Ma la Virtus, che gioca in casa ed è spinta da ambizioni e investimenti targati Segafredo, è un’altra favorita d’obbligo. Va da se che le sorprese non esistano o quasi.
Tutti pensano e vogliono portarla a casa, pochi dubbi. «Perciò i pronostici non hanno senso» dice Ettore Messina, coach di Milano, che però non si gira dall’altra parte di fronte all’inizio di stagione impressionante di Punter e soci. «Un ottimo precampionato, credo di essere sulla buona strada per costruire qualcosa e vediamo se riusciamo a farcela». Complimenti alla Legabasket per «la bellissima idea. Organizzando questa Supercoppa, ha permesso a tutti di avere un buon precampionato in una situazione complicata». Anche alla sua ex Virtus «e alla sua nuova arena».
Due punti sui quali concordano tutti. Così come è difficile dar torto a Walter De Raffaele, tecnico della Reyer, ben consapevole che per battere l’Armani «servirà una partita speciale». Allo stesso tempo però «sappiamo quanta qualità abbia Milano, però questo si traduce in un grande stimolo, in una grande possibilità di giocare contro una squadra di livello e misurarsi con i migliori». Stimoli diversi, come si conviene a una Final Four. Quelli che potrebbero cambiare il volto di una Virtus già vincente, ma ogni tanto distratta - è accaduto soprattutto nell’unico ko, nel derby di ritorno con la Fortitudo - oltre che ancora alla ricerca della condizione migliore per tanti uomini. «Siamo una squadra altruista» dice coach Djordjevic, indicando un punto di partenza basilare nella cosa che più gli è piaciuta in questo avvio, senza tralasciare le difficoltà. «Siamo ancora al riso in bianco, spero arrivino presto tortellini e ragù», risponde così, di guardare in casa sua, a chi chiede se la partenza sparata di Milano a questa data rischi di essere una falsa partenza. Dall’altro lato Gianmarco Pozzecco, ieri in viaggio verso Bologna, subito dopo la gara con Pesaro era stato chiaro: «Ve lo dico già, non partiamo sfavoriti». Manifesto sufficiente per chiarire le intenzioni e l’approccio del Poz e della sua squadra.
BIGLIETTI. Intanto contava esserci. Per se stessi e per tutto il movimento. Il basket c’è e respira forte, chiede di poter andare presto oltre i 2.173 spettatori che potranno entrare nel gioiello della Segafredo Arena realizzata dalla Virtus nei padiglioni della fiera. Nemmeno pochi, rispetto a ciò che gira intorno, grazie alla deroga regionale. Biglietti ancora in vendita on line sul circuito vivaticket, sia il pacchetto per le due giornate che il biglietto singolo. Per evitare assembramenti i possessori dei biglietti nei settori sud e ovest entreranno dall’Ingresso Costituzione dalle 17.00 alle 17.20, mentre i settori nord, est e superparterre entreranno dall’Ingresso Michelino dalle 17.20 in poi.
SUPERCOPPA - Semifinali (oggi) ore 18, Milano-Venezia, ore 20.45, Sassari-Virtus Bologna. Finale (domenica) ore 18, finale.