MILAN-MILENKOVIC LA VIOLA SI IMPUNTA
L’attacco vola con Ibra e Calhanoglu, ma la difesa ha bisogno di rinforzi La Fiorentina per il centrale serbo (o per Pezzella) vuole cash mentre i rossoneri puntano a uno scambio
Al di là di una vittoria importante (e obbligata), il match con lo Shamrock Rovers ha dato al Milan una serie di conferme. La più importante è che l’asse Ibrahimovic-Calhanoglu continua a essere solido e determinante. Lo svedese e il turco, insieme a Rebic, erano stati i trascinatori del Diavolo anche nel post-lockdown. Beh, hanno ricominciato da dove avevano finito… L’altra conferma, però, non è altrettanto positiva. Nonostante un avversario non di livello trascendentale, infatti, la retroguardia rossonera ha concesso troppo. Forse la copertura del centrocampo non è stata così efficace, ma Kjaer e soprattutto Gabbia hanno mostrato qualche incertezza di troppo. E’ vero che Romagnoli è ancora fermo ai box e che ne avrà fino a fine mese, ma potrebbe essere un rischio proseguire la stagione senza un’alternativa di livello. Non a caso aggiungere un elemento nel reparto arretrato è diventato prioritario rispetto ad un altro centrocampista.
CHE COPPIA. Tornando al tandem Ibra-Cala, basta qualche numero per capire quanto siano determinanti. Considerando le ultime 7 uscite del Diavolo, lo svedese ha preso parte a 12 reti: 5 reti e 7 assist. Il turco, invece, in 4 occasioni su 7 ha confezionato la doppietta gol e passaggio vincente. Su Ibrahimovic, gli unici eventuali dubbi riguardavano l’età, ma li ha sgombrati tutti nei mesi scorsi. Anzi, l’idea è quella di non cercare un alter-ego sul mercato, proprio perché la sua intenzione è quella di giocare il più possibile. In verità, in rosa non c’è nemmeno un vero vice-Calhanoglu, a cui Pioli (che già lo apprezzava ai tempi della Lazio) ha trovato la collocazione giusta da trequartista centrale.
DA BLINDARE. Davanti ad un rendimento del genere, e finalmente costante, diventa obbligatorio blindare il centrocampista turco con un nuovo contratto. Quello in corso è in scadenza nel giugno 2021, esattamente come quello di Donnarumma. Significa che occorre fare in fretta, altrimenti a gennaio sarà libero di firmare per un’altra squadra. Attorno a Calhanoglu, comunque, c’è un’aria decisamente meno tesa rispetto al portiere. Il suo desiderio è quello di restare e l’attuale ingaggio si aggira attorno ai 2,5 milioni a stagione. Sarà inevitabile un adeguamento, ma un punto d’intesa non pare così lontano. Possibile che le discussioni entrino già nel vivo appena finito il mercato: del resto, attendere ancora sarebbe controproducente.
NODO PAQUETÀ. Nelle due settimane abbondanti che restano prima del gong, invece, Maldini e Massara andranno a caccia di opportunità. Molto, però, dipenderà dalle uscite che si riusciranno a realizzare e dalle prossime gare. Il Milan, infatti, spera di partire bene in campionato e, soprattutto, di qualificarsi alla fase a gironi di Europa League. Con la certezza di avere 15 milioni di euro un più in cassa crescerà la potenza di fuoco. Ma diventerà anche necessario allargare la rosa, visto che aumenterà il numero di partite. Il problema è che il play-off sarà solo il 1° ottobre, a soli 4 giorni dalla fine della sessione. Come premesso, in cima alle esigenze c’è un difensore. Gli scenari con la Fiorentina, però, appaiono complicati sia per quanto riguarda Milenkovic sia per Pezzella. Il club rossonero, infatti, puntava a mettere in piedi uno scambio (con Paquetà), ma la Viola vuole solo cash, e pure tanti. Più facile, insomma, che si guardi all’estero. A proposito del brasiliano, a oggi una vera proposta non è arrivata. C’è l’interessamento del Lione, ma nulla è finito sul tavolo. Certo con una sua cessione per contanti, il mercato tornerebbe ad accendersi. Da decidere anche il destino di Krunic, che ha diverse offerte, ma potrebbe anche restare: significherebbe dire addio a Bakayoko.
Il brasiliano Paquetà al momento però non sembra avere molto appeal
Da decidere il futuro di Krunic: se resta bisognerà rinunciare al sogno Bakayoko