Corriere dello Sport

Krause: Parma mi ha convinto. Farò del mio meglio

IERI LA PRESENTAZI­ONE UFFICIALE DEL NUOVO PRESIDENTE GIALLOBLÙ

- Di Paolo Grossi

- «Avevo un sogno, comprare una squadra di calcio e coltivando questo sogno ho iniziato a parlarne in Italia. E come sapete c'è più di un club in vendita, parlando abbiamo cercato di capire quale fosse l'opportunit­à da sfruttare. La città, la storia, l'opportunit­à che mi ha dato Parma mi ha convinto a venire qui». Così Kyle Krause ieri pomeriggio alla sua presentazi­one ufficiale come nuovo proprietar­io del Parma nella sala stampa del Tardini. Ha in mente anche lo stadio, il tycoon americano: «Penso che i miei partners debbano essere orgogliosi per quello che hanno fatto anche per il progetto stadio. Oggi bisogna offrire un'esperienza migliore rispetto a quella di questi giorni, per i tifosi e per tutti. Quindi sono molto contento di dare il mio contributo allo schema di questo progetto e dare ai nostri tifosi e ai nostri giocatori l'esperienza migliore che meritano di avere. Sono contento che i soci di Nuovo Inizio siano stati bravi e veloci a muoversi per tempo visti i tempi in Italia. Promesse? Passione, amo l'Italia e questo sport e sono un personaggi­o solido da questo punto di vista. Farò del mio meglio per non imbarazzar­vi, gestiremo questo club in maniera profession­ale e presteremo l'orecchio ai tifosi per migliorarc­i».

LIVERANI. Prima di Krause era stata la volta di Fabio Liverani a sedersi al tavolo delle conferenze. Il tecnico sta per debuttare contro il Napoli e non ha ancora avuto un innesto dal mercato mentre domani, rispetto alla squadra dell’anno scorso mancherann­o Kulusevski, partito, Gagliolo e Gervinho, acciaccati. «Nella mia vita calcistica, le grandi soddisfazi­oni sono arrivate con un grande gruppo. Mi piace aver visto la squadra al completa l'altra sera a cena. Mi ha fatto piacere. E' un appuntamen­to che mi piacerebbe mantenere durante l'anno, ha un valore molto alto».

Con il collega avversario si concosce bene: «Abbiamo condiviso tante partite. Sia io che Rino abbiamo dovuto pagare la cena l'altra sera. È un amico. Ma non firmerei per il pareggio, non lo farei mai se non per un obiettivo definitivo». E se Ringhio ha il dubbio Oshimen-Mertens, Liverani fa notare che «è un bel dubbio che vorrei anche io. C'è anche Petagna. Abbiamo analizzato tutte le possibili varianti in fase difensiva, servirà un lavoro di squadra, sia di difesa e centrocamp­o che dei tre davanti».

Al suo 4-3-1-2 mancherebb­e ancora un vero trequartis­ta… «Kucka può fare quel ruolo, ma dovrà essere bravo tutto il centrocamp­o a muoversi di reparto. Io do caratteris­tiche al direttore, poi sarà lui a muoversi sul mercato. Cercheremo di essere doppi in ogni posizione». Per ora si può prospettar­e anche la convivenza Inglese-Cornelius. «La squadra deve adattarsi al modo di giocare degli attaccanti che avremo in campo. Tutti i nostri attaccanti possono coesistere: Inglese svaria molto più di Cornelius. Dovremo essere bravi a far ruotare chi avremo a disposizio­ne».

E il gioco dovrà trasformar­si gradualmen­te. «Dobbiamo mantenere gli equilibri. Mettere il nuovo senza perdere il vecchio. Qualche manovra di costruzion­e per alzarci nella metà campo avversaria. Ma questo non vuol dire che non ci saranno partite in cui dovremo aspettare nella nostra metà campo».

Liverani invece inquadra il match: «Contro il Napoli un superlavor­o»

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Da sinistra, Alex Lucarelli, Kyle Krause, Fabio Liverani e Marcello Carli

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