Corriere dello Sport

Maran: Il percorso ora è tracciato Genoa, insistiamo e ci divertirem­o

IL NUOVO ALLENATORE LANCIA LO SPRINT PER BATTERE IL CROTONE «Il tempo non è stato quello che ci sarebbe servito ma abbiamo chiaro il modo per conquistar­e i tifosi»

- Di Emmanuele Gerboni

Provare (sul campo) per credere ma fatevi stuzzicare dalla fantasia perché lo scacchiere genoano piace parecchio. Il neo direttore sportivo Faggiano ha già fatto tanto e bene, la strategia del progetto convince: giovani d’assalto e giocatori dalla qualità altissima, c’è tempo per finire il mosaico sul mercato ma il Grifone può davvero volare verso rotte meno turbolenti rispetto al passato. «La società sta lavorando nel modo gusto per poter allestire una squadra che sia capace di non far soffrire o toglierci delle soddisfazi­oni. La strada tracciata, se continuere­mo a percorrerl­a, ci porterà a divertirci o comunque a non soffrire», ha detto Rolando Maran alla vigilia del match col Crotone.

E’ un Genoa 2.0 che si è rifatto il look in modo significat­ivo, nessun obiettivo scritto a tavolino ma c’è soltanto la voglia di non restare in apnea fino all’ultimissim­o sprint per mettersi in tasca la salvezza. «L’ambiente deve riscattare qualcosa, ma tutti i nuovi giocatori sono arrivati con entusiasmo e voglia di rilancio per trovare la piazza giusta per fare qualcosa di importante. Il nostro unico pensiero ora è quello di conquistar­e la fiducia dei tifosi sul campo».

GLI STRUMENTI NECESSARi. Un colpo dopo l’altro per dare a Maran gli strumenti per creare un Genoa divertente e vincente. Da Czyborra a Melegoni, fino a Zajc, Badelj, Zappacosta e Pjaca: tutti convocati per la sfida del Ferraris. In un gruppo che ha ritrovato anche Perin e può contare sul talento dell’eterno Pandev. Tempo pochissimo per plasmare il gruppo ma Maran ha fiducia: «La difficoltà è stata data dal tempo. Ce n’è stato poco per fare assimilare determinat­e cose. Solo negli ultimi sette giorni abbiamo aggiunto sette giocatori. Diventa un lavoro quotidiano il ripasso delle cose che abbiamo fatto. Per noi non deve essere un alibi: il percorso è un po’ più tortuoso degli anni precedenti, ma ho trovato disponibil­ità dal punto di vista del lavoro».

Cosa si aspetta col Crotone? «Che i ragazzi diano il massimo. Dal punto di vista del sacrificio, dell’impegno, della mentalità voglio già vedere le prime cose e una squadra che ha voglia del risultato. A prescinder­e dalle difficoltà dobbiamo puntare al risultato e questo vogliamo vederlo già da subito».

MODULO OK. Avanti col 3-5-2 provato e rifinito in queste settimane, di fronte il Crotone che può dare fastidio alla truppa rossoblu: «Troveremo una squadra ben rodata e ben allenata e tutto ciò dovrà servirci come stimolo. Anche magari potremo essere meno belli ma dovremo cercare di portare a casa un risultato, con carattere e determinaz­ione, che potrà darci uno slancio giusto». Sarà un Ferraris in silenzio, ma la passione del popolo genoano si farà sentire ugualmente: «Quel che mi sento di dire è che siamo chiamati a guadagnarc­i la fiducia e conquistar­ci sul campo l’amore che i tifosi hanno per la loro squadra. Dobbiamo lavorare affinché al Ferraris ci siano i nostri tifosi e arrivino già innamorati di noi. Questo passa solo dalle nostre prestazion­i, non dal loro amore che è grande». Qui c’è poco da provare, la storia insegna.

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LAPRESSE Rolando Maran

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