Corriere dello Sport

DA MILANO A MILANO ADESSO TOCCA A SINISA

Due mesi fa il 5-1 incassato al Meazza: domani serve un altro Bologna La squadra è rimasta quasi la stessa di quella sera Mihajlovic lavora per trasmetter­e ben altro spirito

- Di Claudio Beneforti

MILAN 4-4-2

Allenatore: Pioli. A disposizio­ne: 1 Tatarusanu 90 A.Donnarumma, 43 Duarte, 86 Kalulu, 93 Laxalt, 21 Brahim Diaz, 33 Krunic, 8 Tonali, 39 Paquetà, 56 Saelemaeke­rs, 29 Colombo, 27 Maldini. Indisponib­ili: Conti, Romagnoli, Musacchio, Leao. Squalifica­ti: - Diffidati: -

Ultime: Dentro Rebic al posto di Saelemaeke­rs. Tonali parte ancora in panchina.

BOLOGNA 4-2-3-1

Allenatore: Mihajlovic. A disposizio­ne: 1 Da Costa, 13 Bani, 4 Denswil, 3 Hickey, 15 Mbaye, 8 Domínguez, 16 Poli, 55 Vignato, 26 Juwara, 11 Skov Olsen, 10 Sansone, 9 Santander. Indisponib­ili: Medel. Squalifica­ti: Medel. Diffidati: -. Ultime: Tomiyasu partirà dal centro della difesa, al suo fianco favorito Danilo nel ballottagg­io con Bani. Barrow giocherà sull’esterno con Palacio prima punta.

DOMANI A MILANO Stadio Giuseppe Meazza, ore 20.45

Arbitro: La Penna di Roma. Guardaline­e: Bresmes e Vecchi.

Quarto uomo: Ghersini. Var: Massa.

Avar: Liberti.

TV: Sky Sport Serie A, Sky Sport 251

Dal Milan al... Milan sono passati solo due mesi, giorno più giorno meno, ma ricordando come finì quella notte carica di vergogna e di rabbia Sinisa Mihajlovic confida che da allora a domani sera sia cambiato il mondo. Come atteggiame­nto e comportame­nto dentro il campo, è evidente, perché almeno per il momento come squadra questo Bologna è su per giù lo stesso di quello, Lorenzo De Silvestri in più e riga. Era il 18 luglio e a partita finita, 5-1 per i rossoneri, Sinisa esplose lanciando messaggi non di sicuro cifrati ai microfoni di Dazn. «Dobbiamo fare delle scelte per l’anno prossimo e decidere cosa fare da grandi. Se vogliamo salvarci a 10 giornate dalla fine del campionato possiamo continuare a fare così, se invece vogliamo guardare all’Europa dobbiamo cambiare. Non sono io che stilo gli obiettivi della società e quando ci incontrere­mo decideremo quale strada prendere. Comunque nel bene e nel male ho visto tutto quello che dovevo vedere». Poi una decina di minuti più tardi così Miha a Sky: «Quando perdi 5-1 devi solo scusarti e vergognart­i, non c’è stata mai partita, si capiva che oggi non era giornata. Non sono arrabbiato ma deluso, spero che lo siano anche tutti i miei giocatori. Così continuere­mo a salvarci in anticipo ma non potremo alzare l’asticella».

NON SI CAMBIA STRADA. Abbiamo riportato fedelmente ciò che evidenziò Sinisa quella notte, poi successe che un paio di giorni più tardi Mihajlovic incontrò il governo del Bologna, che gli fece sapere quanto segue: Joey Saputo ha deciso di non poter e di non voler fare investimen­ti sul mercato per le perdite figlie del Covid e del successivo lockdown, il che significa che all’Europa il Bologna penserà eventualme­nte nei prossimi anni e che per il momento si va avanti per la vecchia strada. Con due speranze, quella legata a Sinisa che possa essere ancora una volta il valore aggiunto e quella legata alla crescita della squadra. Di sicuro non è quello che Miha avrebbe voluto sentirsi dire dai capi del Bologna, ma a quel punto cosa avrebbe dovuto fare, forse stracciare i tre anni di contratto? No, non poteva farlo e così ha sposato la causa, accettando anche di ridimensio­nare almeno in parte sia le sue grandi ambizioni che l’obiettivo che avrebbe voluto agguantare, e cioè l’Europa League. Perché in parte? Perché questo Bologna che rischia di essere la squadra più giovane d’Italia e una delle squadre più giovani d’Europa gli darà quegli stimoli e quelle motivazion­i di cui Sinisa deve nutrirsi quotidiana­mente per essere fino in fondo... Sinisa.

MA LA TESTA SI, PER FORZA. Certo, il primo a sapere che servirà un’impresa per far finire il Bologna nella facciata sinistra della classifica è lo stesso Miha, ma è proprio questa consapevol­ezza che lo elettrizza, che gli trasmette dosi notevoli di adrenalina, perché Sinisa è questo, più la lotta si fa dura e più è contento, più il traguardo sembra lontano e più ci si butta dentro con rabbia, ardore agonistico, perché per lui volere deve essere sempre anche potere. Ecco, rispetto a quel 18 luglio il Bologna che andrà in campo a San Siro contro il Milan è cambiato poco come uomini, ma dovrà essere per forza diverso nella testa. Tornando a essere, ecco il punto, quello aggressivo, propositiv­o, capace di tutto e di battere tutti della grande rimonta, che consentì alla squadra dall’arrivo di Sinisa a fine gennaio alla metà di maggio di passare da un piede e tre quarti in serie B al decimo posto in classifica.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy