CHE LA FESTA CONTINUI
Non soltanto Morbidelli e Bagnaia, Dovizioso e Rossi: l’Italia è protagonista in ogni classe Dovi guida la MotoGP In Moto2 il titolo è un affare tra Marini, Bastianini e Bezzecchi
Una doppietta in MotoGP, un podio monopolizzato in Moto2 dai tre piloti che guidano il Mondiale, un successo in MotoE, senza dimenticare il sorpasso al vertice della classe regina. Fare meglio rispetto al primo weekend di Misano, marchiato GP di San Marino e della Riviera di Rimini, è complicato, ma il motociclismo italiano ci prova nel GP di Emilia-Romagna e della Riviera di Rimini. Che costituisce l’ultimo capitolo di una parentesi di dieci giorni in cui il circuito Marco Simoncelli è stato al centro del Mondo, con due weekend di gara, più una giornata di test per la MotoGP. Un doppio appuntamento storico, perché proprio a Misano si è rivisto anche il pubblico a bordo pista nel Motomondiale, con 10.000 presenze ammesse in ogni giornata.
CORSAIRIDATA. Più per demeriti altrui, vedi la caduta di Fabio Quartararo e l’inspiegabile salto indietro di Maverick Viñales dopo la pole position, che per meriti propri, una settimana fa Andrea Dovizioso è salito in vetta al Mondiale. Segno che forse, dopo un lungo digiuno interrotto con il successo nel 2018, Misano è diventata favorevole al forlivese. Difendere il primato in campionato non è semplice, ma la giornata di test ha aiutato il 34enne che vuole lasciare la Ducati da campione del Mondo: «Ho potuto lavorare sul mio stile di guida, cosa che nei weekend di gara è impossibile, perché manca il tempo. La nuova Michelin al posteriore richiede più velocità in ingresso curva e un utilizzo dolce del gas in uscita, mentre io ero abituato a fare il contrario».
GIOVANI. A pungolare Dovi, mostrando il modo migliore per guidare la GP20, è stato Pecco Bagnaia, tornato in grande stile dopo cinque settimane di stop per la gamba fratturata a Brno: il piemontese ha ottenuto con una grande rimonta il primo podio in top class, festeggiando con Franco Morbidelli, suo compagno di allenamenti e suo predecessore nell’albo d’oro della Moto2. E di questo passo, è inevitabile pensare che Bagnaia seguirà la traccia dell’italo-brasiliano anche come vincitore in MotoGP. Morbidelli si è preso il successo a Misano con autorità, conducendo la gara dal primo all’ultimo giro, emergendo all’interno di un contingente Yamaha che in qualifica aveva monopolizzato le prime quattro posizioni. «La gara non finiva mai, negli ultimi dieci giri faticavo a mantenere la concentrazione, eppure vedevo che il ritmo rimaneva ottimo» ha spiegato il campione della Moto2 nel 2017, nonché il primo pilota “iscritto” alla VR46 Riders Academy.
ACADEMY. La festa italiana del primo GP di Misano ha infatti avuto un artefice: Valentino Rossi. Per una volta, però, non nel ruolo di pilota bensì di mentore. Il podio in MotoGP è sfuggito a metà dell’ultimo giro, per il sorpasso di Joan Mir alla curva del Tramonto, ma il 41enne ha vinto ugualmente, anche se ha scherzato: “Con la Academy ho covato serpi in seno: quando Bagnaia mi ha passato, mi sono chiesto di chi fosse stata l’idea… poi mi sono ricordato che era colpa mia...”. Il primo successo della Academy di Tavullia in MotoGP è stato in realtà una doppietta, e l’1-2 Morbidelli-Bagnaia è stato preceduto dalla doppietta dello Sky Racing Team VR46 in Moto2, con Luca Marini e Marco Bezzecchi primo e secondo al termine di un duello da brividi. E con loro sul podio è salito Enea Bastianini, che del trio è l’unico con un posto già garantito in MotoGP nel 2021, con la Ducati. “Maro”, “Bez” e il “Bestia” si contendono il titolo: il trio ha vinto cinque delle sette gare della Moto2, mostrando una maturità pari al talento.
ELETTRICO. L’Italia è campione in carica in Moto3 (ma Lorenzo Dalla Porta è salito di categoria) dove punta al successo con tanti possibili protagonisti, e nella MotoE, con Matteo Ferrari che insegue il bis. Nello scorso weekend il romagnolo si è confermato implacabile sulla pista di casa, dove lo scorso anno costruì il proprio trionfo. Oggi vuole ripetersi, per arricchire la festa del motociclismo italiano.
AMICI
Morbidelli e Bagnaia, rivali ma compagni nella VR46 Academy, hanno festeggiato il primo e il secondo posto di domenica scorsa
Dopo nove titoli da pilota, Valentino fa la differenza anche come “mentore”