DIFESA LAZIO, INZAGHI ORA APRE A HOEDT
Al tecnico piace l’idea del ritorno dell’olandese Superati i vecchi attriti. Adesso il difensore aspetta segnali dai biancocelesti Serve anche l’assenso del Southampton che lo valuta 8 milioni Per Muriqi già pagata la prima rata da 6 milioni Fares può ini
Hoedt vuole la Lazio e Inzaghi vuole Hoedt. Ci sono intenzioni reciproche, se bastano per realizzare il clamoroso ritorno dell’olandese si vedrà nei prossimi giorni. Il volere di Hoedt si conosceva, la volontà di Simone di riaccoglierlo a Formello è emersa ieri e ha dato corpo alla pista emersa due giorni fa dall’Inghilterra (un portale inglese aveva svelato l’ipotesi del ritorno in Italia del centrale). Hoedt ha lanciato segnali chiari ai biancocelesti già in tempi non sospetti, quando pochi mesi fa ha dichiarato «la Lazio mi manca, ho sbagliato a lasciarla. Un ritorno? Vedremo cosa succederà in estate». Queste parole nascondevano la reale intenzione di tornare in biancoceleste. Tra Hoedt e Inzaghi c’erano stati degli screzi per via di alcune panchine digerite male dall’olandese, aveva 22 anni quando ha incrociato Simone alla Lazio (dall’aprile 2016). Hoedt ha una personalità forte, aveva discusso col tecnico, hanno superato gli attriti, si sono sentiti anche di recente, così è nata l’idea di valutare realmente il ritorno a Roma. L’olandese piace a Simone perché è mancino, ha un buon piede, sa impostare dalla difesa con lanci a lunga gittata ed è un profilo già conosciuto. Inzaghi preferirebbe puntare su un giocatore rodato. Hoedt era abituato a muoversi a 4, oggi la Lazio gioca a 3, si dovrebbe alternare con Radu.
GLI SCENARI. Le intenzioni si conoscono, la fattibilità dell’operazione non è ancora chiara. Hoedt era stato pagato 17 milioni dal Southampton nel 2017, sono trascorsi due anni e il cartellino si è deprezzato, l’avventura inglese è stata deludente. I Saints chiedono 8 milioni per l’olandese, ma valutano la cessione in prestito con diritto di riscatto. Non hanno scelta, il difensore non è più nei piani del club dalla prima metà del 2018, da quando Ralph Hasenhüttl subentrò a Mark Hughes in panchina e Hoedt si ritrovò fuori. E’ stato ceduto al Celta Vigo nel gennaio 2019 e all’Anversa nel settembre successivo. E’ rientrato in Inghilterra, ha ricevuto offerta dall’Anderlecht e dal Bruges. Hoedt vuole tornare in Italia e ha “chiamato” la Lazio sperando di ottenere il sì. «Hoedt e il Southampton stanno valutando l’opzione migliore per il futuro del giocatore», hanno scritto in Inghilterra. Lotito e Tare non hanno mai gradito i cavalli di ritorno ed è difficile credere che possano riconoscere al Southampton più di metà dei soldi incassati tre anni fa. Non è l’unico nodo da sciogliere, per accogliere il nuovo difensore, che sia Hoedt o meno, serve un’uscita. Vale anche per la mezzala che il diesse Tare vuole regalare a Inzaghi entro il 5 ottobre.
LE USCITE. La Lazio, come altri club, ha avuto difficoltà nel chiudere alcuni acquisti, il riferimento è legato alle operazioni Muriqi e Fares. Servono cessioni per ufficializzare gli arrivi per via dei parametri legati all’indice di liquidità che monitora l’equilibrio finanziario ed economico delle società negli ultimi 12 mesi (i mancati incassi generati dal lockdown hanno creato scompensi). E’ partito Badelj ed è stato tesserato il bomber kosovaro, per il quale la Lazio ha già riconosciuto 6 milioni al Fenerbahçe, è la prima tranche del pagamento (18 milioni più 2 di bonus) che spetta ai turchi. Non è partito Bastos (la cessione in Turchia non si sblocca) e l’esterno algerino attende di essere annunciato dopo le visite mediche. Da Raiola, il suo manager, sono trapelate insofferenze per i ritardi. La società è tranquilla: Fares inizierà ad allenarsi nelle prossime ore, forse già domani (giorno di ripresa). Il mercato delle uscite e delle entrate non lo blocca solo Bastos, anche Caicedo. Il Panterone sembrava vicino all’Al Gharafa, manca l’accordo tra i club. La Lazio spera di ottenere almeno 5 milioni, una cifra che aiuterebbe a ristabilire l’indicatore di liquidità in positivo. La partenza di Jony in prestito all’Osasuna non è bastata, neppure le partenze di Lombardi, Karo e Casasola a Salerno.