Bocciati Colbrelli e Moscon, Ulissi re in Lussemburgo
LA NAZIONALE VERSO IL MONDIALE DI IMOLA
lasciare a casa ragazzi così attaccati alla maglia azzurra, ma a un certo punto bisogna fare delle scelte». Davide Cassani, c.t. della Nazionale, ha deciso e nell’Italia che si presenterà al Mondiale di Imola (prova in linea domenica 27) non ci saranno Davide Formolo, Sonny Colbrelli e Gianni Moscon. Restano in dieci, mercoledì arriveranno le scelte definitive sugli otto azzurri che scenderanno in strada, oltre alle due riserve. Nella lista attuale sono rimasti Bettiol, Brambilla, Bagioli, Caruso, Conci, Fabbro, Masnada, Nibali, Ulissi e Visconti. Invece per la prova a cronometro vestiranno i colori azzurri Affini e Ganna. Il commissario tecnico ha ringraziato i corridori esclusi («Con loro ci siamo ci siamo confrontati in questi giorni con grande sincerità e si sono sempre impegnati al massimo»), ma se Formolo è stato condizionato dalla clavicola fratturata (proverà a torna«Dispiace re per le classiche delle Ardenne a ottobre) e Colbrelli era sfavorito da un percorso non adatto alle sue caratteristiche, il più deluso è proprio Moscon, in bilico fino all’ultimo e sottotono alle prove decisive, tra Coppa Sabatini e Giro dell’Appennino.
Tutte le speranze azzurre saranno sulle spalle del capitano Vincenzo Nibali, reduce da una stagione fin qui in chiaroscuro, ma ora chiamato agli appuntamenti chiave tra rassegna iridata e un Giro d’Italia imminente. Chi sta benissimo, e si candida come protagonista, è il toscano Diego Ulissi, che è uscito dal Giro del Lussemburgo con due vittorie di tappa e il successo in classifica generale: «Sono davvero in forma, a pochi giorni dal Mondiale non potevo chiedere di meglio». L’ultima tappa della corsa lussemburghese ha riacceso le polemiche sulla sicurezza in corsa, dopo che un camion parcheggiato in curva ha causato una caduta di gruppo a 67 km dall’arrivo e dopo che già nei giorni scorsi i corridori si erano lamentati per i troppi pericoli e i tanti mezzi a bordo strada. Ieri buona parte della tappa è stata neutralizzata mentre Jacopo Guarnieri, corridore della Groupama-FDJ, si è sfogato sui social: «Era fin troppo scontato che qualcosa dovesse succedere. Un’organizzazione davvero scadente, ho visto scene da restare senza parole. Perfino un trattore parcheggiato a fine discesa». L’UCI ha aperto un’inchiesta riguardante tutte le tappe, i ciclisti attendono l’ennesima risposta.
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