Se ti chiami Suarez diventi subito italiano
QUANDO LE ISTITUZIONI NE HANNO VOGLIA È FACILE FAR DIVENTARE COMUNITARIO IL DENTONE URUGUAGIO
Caro Italo, con tutti i guai, gli equivoci, le paure e gli accidenti che passa il convento ci mancava la vicenda (molto juventina) del non farci capire effettivamente niente fra Suarez e Dzeko. L’uruguayano viene da noi a imparare l’italiano per giocare nella Juve al posto di Dzeko, e il bosniaco, che preferivo, è ora dato da tutti quasi all’esordio nella Juve... A parte l’esito della vicenda, questa è una farsa dei paradossi e il grande Eduardo ne avrebbe ricavato una delle sue stupende commedie!
Mi ha incuriosito la prima pagina del nuovo quotidiano “Domani” che, a firma della scrittrice di origine somala Isaba Scego, commenta la vicenda sotto il titolo «Soltanto i calciatori riescono a diventare cittadini italiani». «La polemica social - scrive Isaba - sulle pratiche per consentire alla Juventus di tesserare Suarez come italiano, aggirando il tetto agli ingaggi di giocatori extracomunitari, dura da giorni. Mi ha colpito in modo particolare il tweet di Fatjona Lamçe, cresciuta in Italia e che ha rischiato in passato di essere rimandata in Albania con un foglio di via: “La storia della cittadinanza a Luiz Suárez in 15 giorni ci insegna che quello è il tempo necessario per fare le verifiche richieste e completare l’iter. E che la scelta di metterci 4 anni è una scelta politica”. Ha ragione Fatjona Lamçe, lei che oggi ha marito e due figli italiani ed è l’unica senza cittadinanza in famiglia».