Il Napoli su Vecino
L’uruguaiano è infortunato (torna a novembre): Giuntoli tratta con l’Inter il prestito
Gattuso e Giuntoli d’accordo, serve un sesto mediano: via ai contatti con l’Inter L’uruguaiano ha già detto sì agli azzurri
Cinque centrocampisti: ma basteranno? Chiederselo è un dovere e rispondersi (almeno con se stesso sinceramente) è invece un obbligo: la stagione tra un po’ entrerà nel vivo, si giocherà ogni tre giorni, ci saranno il campionato, l’Europa League e poi più in là la Coppa Italia da ossequiare e nelle soste (si fa per dire), mezza squadra se ne andrà in giro per il Mondo, per rispondere al richiamo della Patria. Niente riposo, dunque, anzi problemi sparsi, per i cambiamenti di fuso orario, delle abitudini, delle preparazioni, e pericolo concreto di ritrovarsi con l’acido lattico a rovinare il «Progetto». E allora un mediano, possibilmente in prestito (con riscatto) da definire, può tornare utile. Cristiano Giuntoli è il responsabile del mercato, spetta a lui tracciare le linee guida e scorgere soluzioni che siano praticabili dal punto di vista finanziario e tatticamente utili per Gattuso: e andando a rovistare nel proprio data-base, al diesse è venuta la tentazione di avvicinarsi a Matias Vecino, 29 anni, che all’Inter non ha prospettive e che però ha bisogno ancora di un periodo ragionevole per riprendersi da un intervento chirurgico che lo ha sottratto all’ultima fase della scorsa stagione. Vecino ha già detto sì, e con entusiasmo, conta i giorni che lo separano dal rientro ma intanto spera che Napoli e Inter riescano ad accordarsi sul prestito (con diritto di riscatto).
LE SCELTE DI GIUNTOLI. Eppure tornano, come onde placide, certe indicazioni del passato: Matias Vecino è stato uno dei primi nomi indicati da Maurizio Sarri, nell’estate del 2015, e Giuntoli - che faticosamente sta inseguendo un sesto uomo a centrocampo - è andato a scovarlo nella propria memoria adesso, per offrire a Gattuso una figura potenzialmente diversa. Ma il tempo è volato via da quei giorni e dall’8 marzo scorso (Juventus-Inter), il mediano-mezzala ha messo assieme soltanto ventidue minuti, prima di doversi operare ad un menisco (27 luglio a Barcellona) che ancora lo fa soffrire. La sua stagione non è ancora cominciata e ce ne vorrà ancora un po’ per tornare in campo.
LA GARRA CHARRUA. Che giochi a due, che lo faccia a tre, in mezzo al campo servirebbe un altro interprete, uno che graffi, che faccia da interditore, che possibilmente dìa anche centimetri: Vecino rientra a sorpresa tra i possibili pretendenti e Giuntoli, che ora avverte l’ansia di completare l’organico, ci sta pensando, ed ha avviato le consultazioni con l’Inter, dove l’uruguayano - che non si è ancora allenato in gruppo è di troppo. Gli servirà un mesetto, o giù di lì, per cominciare a dimostrare, eventualmente, d’essere il collante giusto o la «garra charrúa» per il Napoli.
CASA REAL? Ma bisogna avere piani alternativi anche in difesa, dove si potrebbe aprire un buco per l’addio di Koulibaly: il primo nome, che resiste da un bel po’, è quello di Sokratis Papastathoupolus (32), in scadenza nel giugno del 2021 con l’Arsenal. In quest’anno maledetto, ja giocato pochissimo (tre sole presenze in campionato) ma di lui Gattuso sa tutto. Però, intanto, in Spagna raccontano di dialoghi più o meno indiscreti tra il Real e il Napoli su Nacho (30), ormai marginale per Zidane (dieci presenze e 685 minuti nella scorsa stagione): il centrale difensivo sarebbe in uscita, porterebbe con sé l’esperienza di dieci anni con un club fantastico ma anche costi che sono proibitivi. Wikipedia, intanto, si è portata avanti e l’ha già considerato del Napoli: ma il mercato a volte fa strani scherzi.
In difesa intanto, se parte Koulibaly, c’è anche la pista che porta a Nacho