Così la città umbra è tornata sotto i riflettori
GLI OCCHI DEL MONDO PUNTATI ADDOSSO: L’ULTIMA VOLTA ERA STATA PER MEREDITH
- Uno “schiaffo” dal quale non sarà facile riprendersi per una città dalla storica vocazione universitaria come Perugia. Il capoluogo umbro è scosso dal caso Suarez, con l’incredulità che si mescola alla rabbia nei commenti della gente, sia tra le strade medievali che sulla piazza virtuale dei social. Un danno all’immagine pesantissimo quello causato dalla vicenda del calciatore uruguaiano, che giovedì scorso (17 settembre) ha conseguito presso la storica Università per Stranieri di Perugia l’attestato di livello B1 per la conoscenza della lingua italiana (necessario per l’acquisizione della cittadinanza) al termine di un esame definito come una “farsa” dalla procura perugina.
LA RICHIESTA. Chiarezza su quanto accaduto è stata chiesta con fermezza dall’amministrazione perugina «affinché - si legge in una nota diramata da Palazzo dei Priori - non permangano ombre sulla correttezza e trasparenza delle procedure adottate. Confidiamo che si torni quanto prima a parlare di questa nostra antica e prestigiosa istituzione per quell’attività di insegnamento, ricerca e diffusione della lingua e della civiltà italiana che da sempre rappresenta un lustro per la nostra città nel mondo». Un mondo che ora ha gli occhi puntati su Perugia ma la guarda con occhi diversi, un po’ come accadde nel novembre del 2007 in seguito all’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, che aveva scelto l’Umbria per il suo Erasmus.
CHIARIMENTI. E il caso Suarez ieri ha tenuto banco anche in consiglio comunale, dove l’opposizione di centro-sinistra ha presentato una mozione urgente per chiedere al sindaco Andrea Romizi di riferire in aula su quanto accaduto: «Al di là dell’autonomia dell’Università per Stranieri - ha spiegato il consigliere Giuliano Giubilei che l’ha firmata - il Comune è garante e responsabile dell’immagine che si trasmette all’esterno e questa vicenda sta provocando una pubblicità pessima alla città, con possibili ricadute economiche negative».
Il sindaco pretende chiarezza, però è anche lui a essere chiamato in causa