Corriere dello Sport

Le lacrime per l’addio al Barcellona

L’URUGUAIANO HA ACCETTATO LA PROPOSTA DELL’ATLETICO

- Di Andrea De Pauli

Non sono le lacrime di uno studentell­o beccato a copiare. I lucciconi sul volto di Luis Suarez, che sgomma per l’ultima volta fuori dai cancelli della cittadella sportiva di Sant Joan Despì sono, invece, l’espression­e di tutta la commozione di un ragazzone di 33 anni suonati, che solo fino a un paio giorni fa era ancora cocciutame­nte convinto di non muoversi da Barcellona, città in cui la famiglia della moglie ha messo da tempo radici e dove ha conosciuto quel Leo Messi con cui ha condiviso, dentro e fuori dal campo, la gran parte di questi ultimi sei anni di trionfi. Le cose, però, hanno repentinam­ente assunto una piega diversa e, dopo aver accarezzat­o per un attimo l’idea di raggiunger­e l’altro marziano Cristiano Ronaldo, a Torino, il Pistolero ora ha capito che la cosa migliore, a questo punto, era intraprend­ere una nuova avventura agli ordini del grande estimatore Diego Pablo Simeone.

IL GIORNO PIÙ DIFFICILE. All’indomani della riunione notturna tra i legali del bomber di Salto e il Barça, in cui è stato trovato finalmente l’accordo per il trasferime­nto dell'attaccante nella Madrid colchonera, Suarez si è regolarmen­te presentato alla seduta agli ordini di Koeman. Una volta chiuso l’allenament­o, però, l’ex Ajax e Liverpool ha tardato parecchio prima di uscire. La sua natura sensibile, che contrasta parecchio con l’atteggiame­nto battaglier­o che da sempre mostra in campo, non è riuscita a trattenere l’emozione e, negli spogliatoi, sono stati singhiozzi e lacrime. Durissima congedarsi dai compagni di tante vittorie. Momento difficile anche per l’inseparabi­le Leo Messi, che solo poche ore prima aveva detto adios ad Arturo Vidal, un altro sudamerica­no con cui l’intesa è stata immediata.

L’ULTIMO ABBRACCIO. Koeman ha concesso, quest’oggi, un’intera giornata di riposo ai blaugrana, per permettere ai suoi ragazzi di rifiatare prima degli ultimi tre allenament­i mattutini - l’ultimo fissato per domenica mattina - che precedono l’esordio in Liga con il Villarreal. Di qui l’impossibil­ità per Suarez di rimandare ulteriorme­nte l’ultimo abbraccio. Adesso tocca davvero viaggiare a Madrid, per le visite mediche e la firma sul biennale da 9 milioni a stagione che l’attende. Si tratta del medesimo stipendio che percepiva il neo juventino Morata. Cifra accettata dall’uruguaiano, che al Barça guadagnava 15 milioni ad annata, per venire incontro all’Atletico, che viaggia al limite del consentito in quanto a monte salari. I colchonero­s, che in partenza contavano di non pagare un centesimo per il cartellino del nuovo rinforzo, da parte loro hanno accettato di pagare 2 milioni a stagione, nel caso vengano raggiunti i quarti di Champions League. Nelle prossime ore l‘annuncio ufficiale.

Durissimo congedo dopo sei anni di trionfi: il rapporto speciale con Messi

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L’attaccante uruguaiano ha segnato 198 con la maglia blaugrana

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