PROCESSO AL CENTRO CAMPO
Il Bologna prende troppi gol anche perché non c’è il giusto filtro sulla mediana: ecco il parere di tre esperti
Sinisa Mihajlovic può scegliere, e questo non è un particolare da poco, poi è evidente che sarà importante fare le scelte giuste, anche a seconda via via della squadra che ti trovi di fronte e di chi sono i dirimpettai. E ciò non è facile, primo perché non c’è un centrocampista che per quelle che sono le sue potenzialità fa la differenza, secondo perché chi può dare grandi garanzie nella fase di non possesso palla ecco che non ne assicura altrettante in quella di possesso. Nel 4-2-3-1 di Sinisa i mediani sono Gary Medel, Andrea Poli, Jerdy Schouten, Nicolas Dominguez e Mattias Svanberg, ai quali si può aggiungere il giovane islandese Andri Fannar Baldursson. Non avendo Medel, contro il Milan Mihajlovic ha impiegato Schouten e Dominguez, che per quelle che sono i suoi principi di gioco potrebbero essere i due titolari della cattedra. Fatto sta che hanno sofferto e di conseguenza hanno finito per far soffrire anche la difesa, dove è arrivata troppa roba non (già) lavorata. Il che potrebbe portare Sinisa a dover rivisitare certi suoi orientamenti, impiegando magari Medel al posto di uno tra Schouten e Dominguez. Che nel Velez Sarsfield lavorava più da mezzala che da mediamo.
Altro punto: attenzione a Svanberg, che è il centrocampista più completo, che più degli altri sa strappare e che ha anche l’entrata e la conclusione a rete. Insomma, quando lo svedese starà bene fisicamente, poco ma sicuro Miha lo terrà in considerazione come gli altri, se non addirittura di più. No, non abbiamo dimenticato Poli, che ha corsa, esperienza, sa interdire, ripartire ed essere anche costruttivo in tutte e due le aree di rigore. Su questa tema ieri abbiamo ascoltato tre centrocampisti del Bologna del passato, Eraldo Pecci, Franco Colomba e Tomas Locatelli, ecco cosa ci hanno detto. un giudizio, ma Schouten ha buona tecnica e anche i tempi giusti nel servire il pallone». Un regista che potrà dire sempre di più la sua nel Bologna, catalizzando il maggior numero di palloni possibili. E poi c’è Nico Dominguez: arrivato a gennaio è stato l’emblema del giovane descritto da Pecci. Dall’argentino si sono viste giocate di classe. Quelle che faceva con il Velez e grazie alle quali si è conquistato le prime chiamate dalla Nazionale dei grandi. Oppure il filtrante per Palacio all'esordio in A. Ma a Bologna ha anche attraversato momenti di difficoltà in campo. In parte dovuti all’inesperienza, in parte alla necessità di ambientarsi: «Se alzerà i ritmi diventerà un giocatore importante anche in Italia». Ma la linea mediana del Bologna non è fatta di soli giovani. Ci sono anche gli esperti Poli e Medel. «Loro sono buoni giocatori dai quali sai cosa aspettarti. Sai che non faranno mai dei dribbling, ma sai anche che ti garantiscono interdizione. In determinate partite potrebbero anche andare bene insieme». uno dei veterani potrebbe essere più idoneo di una coppia molto giovane». Le possibilità sono molte. Poli, Medel: per Colomba uno dei due potrebbe aiutare maggiormente il reparto. «C’è da considerare anche Soriano, lui gioca più avanti ma è un centrocampista anche lui, è l’ago della bilancia, quando trova la condizione per il Bologna è un’ottima cosa». Più in generale, va avanti ancora Colomba, «le possibilità sono davvero tante: quando si hanno dei giocatori che possono ricoprire i ruoli dei centrocampisti, quattro, cinque se consideriamo anche Svanberg, vuol dire che si può cambiare, che hai molte possibilità». E’ questo il grande vantaggio del Bologna: le scelte. Che però Colomba vede nette su Schouten. «La prima partita in cui l’ho visto - racconta -, ho pensato al suo innesto, a come possa diventare un perno importante per la squadra. Non è facile. Adeguarsi al nostro campionato non è facile, ma Jerdy ha i numeri da centrocampista, da organizzatore di gioco. E’ un punto di riferimento per il futuro».
straordinaria, dopo due ore lo hai già dimenticato. La bella giocata invece ti resta dentro, te la ricordi». Come ad esempio l’assist di Dominguez nello scorso campionato al suo esordio in A. «Esatto, quel gesto tecnico, a distanza di mesi, ancora ce lo ricordiamo. Il bello del calcio è dopo tanti anni ancora emozionarsi parlando di un gol». Insomma per Locatelli alla coppia di centrocampo Medel-Poli mancherebbe qualcosa: «Sono entrambi centrocampisti di grande valore, giocatori che fanno interdizione in maniera eccellente ma qualche giocata divertente ci vuole». All’ex fantasista del Bologna piace l’idea di puntare sui giovani: «Vediamo dove è arrivata l’Atalanta negli ultimi anni. A Bologna ci sono giovani centrocampisti di grande prospettiva. Svanberg ha una buona personalità, doti tecniche e può dare un contributo importante. Donnarumma ha esordito che era ancora un ragazzino, io a 17 anni ho sempre giocato anche se ai giovani va concesso di poter fare qualche errore in più».