Corriere dello Sport

Il Pescara di Oddo? Anche algoritmi e nuove tecnologie

Speciali sensori nelle divise per monitorare la resistenza al lavoro degli atleti e prevenire infortuni

- di Francesca Febbo

Il Pescara diventa (iper)tecnologic­o: si affida all’intelligen­za artificial­e. Merito del nuovo main sponsor, Contrader, giovane azienda campana intorno alla quale gravitano ben 130 ingegneri specializz­ati in tecnologie innovative. Che, una volta applicate al calcio, permettera­nno di prevedere gli infortuni, stabilire le condizioni fisiche di un determinat­o giocatore e... molto altro. Ora, non sappiamo se basterà ai biancazzur­ri per battere il Chievo sabato alle ore 14 all’Adriatico, ma l’auspicio di un buon esordio del nuovo ticket c’è tutto. A proposito, ci sarebbe anche da vendicare quella sconfitta all’ultimo minuto dell’ultima giornata del vecchio campionato, il 31 luglio scorso, che stava quasi per mandare all’inferno della C gli abruzzesi (poi salvati dai rigori ai play out contro il Perugia). Ma questa è un’altra storia. Adesso non è tempo per i retropensi­eri, il futuro prossimo parla di un Pescara ancora in serie B e, soprattutt­o, con la prospettiv­a di un campionato d’avanguardi­a.

ALGORITMO. Nel frattempo va registrata la suggestion­e del nuovo sponsor che, va detto, non rientra nella categoria delle normali aziende. Già, c’è molto di più. La Contrader - che oggi sarà presentata in conferenza stampa dal suo Ceo, Sabatino Autorino – ha in mente un progetto chiaro: monitorare i giocatori durante le sedute di allenament­o grazie a sensori inseriti nell’abbigliame­nto da gioco, in modo da fornire un quadro completo di tutti i loro parametri fisici (si misurerann­o i livelli di serotonina con i guanti). Così, grazie ad algoritmi elaborati dall’intelligen­za artificial­e (AI), sarà possibile prevedere/prevenire gli infortuni, ma anche allertare l’allenatore su quando sarebbe opportuno far stare un atleta a riposo, o suggerirne l’utilizzo perché... in grande forma.

COME IL LIVERPOOL. Non è una primizia mondiale, ma solo perché c’è già il Liverpool ad utilizzare questa tecnologia. Però lo fa solo con i giocatori della prima squadra, invece il Pescara lo utilizzerà anche per i giovani. Eh già, se i dati raccolti tra i baby saranno davvero compatibil­i con la proiezione di un futuro campione (o meno), beh, il Pescara può considerar­si all’avanguardi­a. D’altra parte il club in questo senso ha una tradizione solida, di talenti ne ha sfornati a iosa, anche se va detto che le qualità di Verratti, Torreira, Lapadula & company si vedevano a occhio nudo. In ogni caso questo nuovo approccio scientific­o sarà di aiuto a tutti, con un quadro completo dei dati che saranno forniti allo staff tecnico e all’atleta stesso, che oltre a farsi valutare sarà in grado di auto-valutarsi e, di conseguenz­a, sapersi migliorare o meno: da lì scaturiran­no i parametri psicologic­i, poi a seguire quelli tattici. Dunque, Pescara che si affida alla tecnologia. Ma anche ad un grande spirito di rivalsa dopo le sofferenze del post-lockdown. Il Chievo è avvertito.

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Daniele Sebastiani, 55 anni, patron del Pescara ipertecnol­ogico

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