Biondi illude, a Catania fa festa il San Nicolò
Una squadra di D fa l’impresa al Massimino
Il Notaresco fa la sorpresa a un Catania rimasto impantanato nelle sabbie mobili del “Massimino”. Ciò dopo una serata lunghissima e una gara iniziata con un’ora e 45’ di ritardo, dopo tre sopralluoghi dell’arbtro per verificare la praticabilità di un campo al limite per l’acquazzone caduto nell’imminenza della gara.
Per gli ospiti è un successo meritato.
Raffaele, che fra infortunati, squalificati e problemi di tesseramento deve rinunciare a otto uomini, propone subito il suo “marchio” di fabbrica: il 3-5-2. Sugli esterni si sono disimpegnati Albertini e Biondi, che forse non ha avuto la stessa attenzione del compagno di fascia in fase di ripiegamento, ma che ha comunque garantito “presenza” in attacco; non per nulla è stato proprio lui a sbloccare il match con un tiro ben calibrato dai 18 metri. Sull’altra sponda una buona organizzazione, un pizzico di sana cattiveria e anche qualche spreco di troppo. Perché è vero che il Catania ha colpito alla prima, vera opportunità, ma è altrettanto indiscutibile che dopo un buon tiro dalla distanza di Blando neutralizzato da Martinez (20’), è stato Banegas a ritrovarsi solo davanti al portiere rossazzurro ma a farsi ipnotizzare. Tre minuti dopo è arrivato il vantaggio di Biondi.
Nella ripresa Catania che parte a mille: un diagonale di Pecorino viene deviato in corner; sul cross successivo è Sarao a timbrare il palo e a guadagnare un altro angolo, quindi è ancora Pecorino ad andare a un passo dal gol. Ciò pima di un velenoso contropiede ospite che porta Noce a salvare in corner su stilettata di Dos Santos. Non sarà l’unico salvataggio, perché il Catania sembra distratto e il Notaresco prova ad approfittarne più volte, fin quando non impatta sugli sviluppi di un corner con Speranza. Poi, nei supplementari, su un corner, il sigillo di Dos Santos.