Corriere dello Sport

Vale firma «Continuo a correre»

Definito l’accordo col team Petronas

- Melloni

di Mirco Melloni

L’annuncio non c’è, ma in realtà c’è, e arriva direttamen­te dalla voce del diretto interessat­o: «Nel 2021 correrò con la Yamaha e il Team Petronas» ha detto ieri Valentino Rossi, aggiungend­o però: «Il contratto non l’ho ancora firmato». Nessun allarme, e anche questo l’ha specificat­o proprio il nove volte campione del mondo, dal paddock del Montmelo, il circuito in cui - assieme ad Assen - ha ottenuto più successi, ben dieci. «Firmerò durante questo fine settimana - ha proseguito il 41enne - L’accordo c’è ormai da due mesi, dai tempi di Jerez, e proprio per questo ce la siamo presa comoda, senza fretta. A volte, in MotoGP si firmano i contratti per il futuro troppo presto, e si finisce per pensare alla stagione successiva prima di pensare a quella presente, è una tendenza molto più marcata che in Formula 1. Abbiamo sistemato tutto con Petronas, in occasione delle gare di Misano, la situazione è chiara».

CERTEZZA. La chiarezza è per il 2021: Valentino erediterà la metà del box di Fabio Quartararo - che invece prenderà il posto del pesarese nel team ufficiale - e alcuni suoi uomini, integrati da tre persone del “clan Rossi”, cioè il capotecnic­o David Munoz, il coach Idalio Gavira e il telemetris­ta Matteo Flamigni. Quest’ultimo è l’unico compagno di viaggio di lunga data a seguire Rossi, a differenza dei meccanici Alex Briggs e Brent Stephens: «Mi dispiace, Alex è con me da vent’anni, da quando approdai in top class, lui aveva espresso l’intenzione di ritirarsi assieme a me, ma non sarà possibile, anche se ho provato a portarli con me. Sarà triste non fare l’ultima gara tutti assieme».

QUASI OPZIONE. Meno chiaro, invece, è ciò che accadrà fra un anno, a fine 2021. A stoppare la battuta («Prima o poi toccherà smettere anche a me, no?» ha abbozzato Rossi) ieri è stata anche mamma Stefania: «Ci siamo sentiti poche ore fa, e anche lei ha detto che è impossibil­e che io smetta».

Il dubbio è lecito proprio alla luce del rinnovo con la Yamaha, perché l’attesa opzione per il 2022 non è in realtà una vera e propria opzione: «Io all’inizio mi ero quasi arrabbiato (poi corregge il tiro ammorbiden­do il verbo; ndr) con la Yamaha, perché sembrava un contratto di un anno secco, ma non è detto che il 2021 sarà l’ultimo anno. Loro hanno capito e così sul contratto c’è scritto che se tutti saremo contenti, io, Yamaha e Petronas, potremo prolungare: dipenderà dai miei risultati di inizio 2021, se sarò in grado di andare sul podio e lottare per la Top 5 del Mondiale, magari rinnoverem­o nella pausa estiva».

Il dettaglio non è trascurabi­le: nel gennaio scorso, quando aveva annunciato l’approdo di Quartararo nel factory team, la Yamaha aveva garantito a Valentino una M1 analoga alle ufficiali parlando in modo generico di 2021, senza andare oltre. Anche perché sarebbe servito conoscere le intenzioni di Rossi, oltre al suo feeling con la moto 2021 e la tenuta fisica.

Se nel 2022 le tre parti - Yamaha,

Petronas, che avrà sotto contratto anche Franco Morbidelli, e Rossi - non dovessero accordarsi, potrebbe non essere necessaria­mente un addio alla pista per il Dottore, che nel frattempo potrebbe allargare alla MotoGP il proprio impegno con la VR46 Riders Academy. Nel 2022, i due posti in griglia di Avintia dovrebbero essere liberi, e la VR46 sarà in lizza per ereditarli, magari con l’ipotesi suggestiva di Rossi pilota e patron affiancato nel team dal fratello Luca Marini. Quest’ultimo

oggi tratta con Avintia per il 2021, ma la strada è in salita e il leader della Moto2 potrebbe dover rimandare di un anno il salto.

È ovviamente presto per dirlo, ma il matrimonio con la Yamaha ora segue un doppio filone, e senza accordo per il 2022, pensare a Rossi su una moto differente - sebbene abbia più volte escluso tale ipotesi - non sarebbe impossibil­e. Fra 18 mesi sono attese due Suzuki in più, un mezzo dal DNA simile alla Yamaha e un progetto MotoGP diretto dall’amico Davide Brivio. Per ora, sono congetture. Resta una certezza: il 2021 sarà il 20° anno di Rossi in MotoGP.

Il suo team atteso in MotoGP tra due anni Magari con le Suzuki dell’amico Brivio

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ANSA Valentino Rossi, 41 anni e 25 stagioni nel Motomondia­le

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