Corriere dello Sport

L’ultimatum di Commisso «Sullo stadio decido io»

Il presidente va di fretta Il nuovo Franchi costerà 250 milioni (42.000 posti) e avrà un impatto di 5 miliardi in 10 anni «Con i soldi miei faccio quello che voglio, altrimenti ritorno in America. Ho 70 anni, devo fare veloce»

- Di Alberto Polverosi

Rocco Commisso vuole costruire uno stadio nuovo al posto di quello vecchio, che sta cadendo a pezzi, non un grattaciel­o di 50 piani in una zona verde come quella di Campo di Marte, non un parcheggio con un silo alto 100 metri.

Ha sempre sognato un nuovo stadio per la sua Fiorentina, quella acquistata un anno fa e sulla quale ha già investito oltre 300 milioni. «Vogliamo lo stadio - ripete Rocco Commisso -. Il rischio che l’entusiasmo passi c’è, e senza la Fiorentina vivacchier­à».

I NUMERI. Snocciola numeri, perché a fronte di un investimen­to di 250 milioni di euro per un impianto da 42 mila posti con un'area commercial­e da 50 mila metri quadrati, l’impatto economico (studiato da Monitor Deloitte) che si verrebbe a generare in un decennio sarebbe di 5 miliardi complessiv­i, tra crescita dei ricavi del club, attività commercial­i di terze parti, posti di lavoro, gettito fiscale extra per la pubblica amministra­zione e sviluppo immobiliar­e del quartiere. Ma soprattutt­o il patron ci mette l’anima. «Forse la parola “distrugger­e” (detta nei giorni scorsi, in riferiment­o al Franchi, ndr) è stata esagerata - spiega - Intendo buttare giù molto, tenendo una o due cose, come la torre di maratona e le scale». E’ poi il dg Barone precisa: ««l momento la tribuna per le nuove regole Uefa non è a norma».

IL RUGGITO DI ROCCO. Il comunicato social dell’onorevole Rasa Maria Di Giorgi, tra le sostenitri­ci dell’emendament­o sblocca-stadi, per invitare a un concorso di idee per la ristruttur­azione dell'impianto, a Rocco non va giù. «I politici possono scegliere i migliori architetti del mondo - replica infastidit­o - Possono cominciare pure oggi, che qui cadono calcinacci (mostra quello raccol

to col Torino, ndr). Avete aspettato me dall’America (come uno “sprovvedut­o”, si apostrofa ndr)? Fatelo, poi sarò io a decidere se voglio starci. Ma coi soldi di Rocco si fa quello che dice Rocco. Se no io... me ne ritorno in America». La corrente salta un paio di volte e il fastidio aumenta e poi bilancia aggiungend­o che negli Usa tornerà tra un paio di settimane e che non vuole mollare. Per il patron restano in piedi le due soluzioni, il rifaciment­o del Franchi per cui tra un paio di mesi andrà a Roma a presentare il progetto al Ministero dei Beni Culturali e un impianto ex novo a Campi Bisenzio.

INVESTIMEN­TI.«Il rischio che io perda l’entusiasmo c’è e questa responsabi­lità qualcuno deve pur prendersel­a - prosegue -. Se non oggi, forse domani. Ho 70 anni, le cose vanno fatte velocement­e. Voglio lasciare qualcosa di bello, come farò col centro sportivo di Bagno a Ripoli. Mia moglie mi ha detto: dobbiamo buttarlo giù questo stadio, vogliamo una struttura moderna, dove tutto funzioni. Il City, la Juventus e pure l’Atletico hanno fatto balzi in avanti grazie al nuovo impianto. I top club europei oggi hanno una media di 464 milioni di ricavi, noi siamo tornati indietro, a 93 nel 2018-19, che diventeran­no 83-84 per la passata stagione».

«La struttura moderna genera ricavi, noi invece torniamo indietro»

 ??  ??
 ?? CAMBI SESTINI ?? La conferenza stampa ieri di Rocco Commisso e a destra Luigi Capitanio della Deloitte
CAMBI SESTINI La conferenza stampa ieri di Rocco Commisso e a destra Luigi Capitanio della Deloitte

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy