Corriere dello Sport

Donnarumma lesto su Saltnes Calabria copre

Theo Hernandez, ripresa grigia Castillejo c’è, ma non capitalizz­a

- Di Pietro Guadagno

MILAN

G.Donnarumma

Non vede o giudica male la conclusion­e di Hauge. Ma è reattivo sul velenoso tocco di testa di Saltnes.

Calabria

Un suo pallone perso origina il vantaggio norvegese. Fatica in copertura, lasciandos­i troppo campo alle spalle. Nel finale sta più coperto e si vede.

Kjaer

Tiene botta là dietro, compensand­o le amnesie di Gabbia e i vuoti lasciati da Calabria e Theo Hernandez.

Gabbia

Conferma subito le difficoltà di queste ultime uscite, facendosi anticipare da Junker sul primo gol del Bodo. Anche il resto della gara è affannato.

Theo Hernandez

Kessie deve guardargli le spalle. Partecipa al raddoppio con una fuga delle sue, ma ci vorrebbe più equilibrio. E nella ripresa è un fantasma.

Bennacer

Tutto solo davanti ad Haikin, gli spara addosso. Troppo molle nel contrasto con Hauge, che si libera e infila Gigio.

Tonali (35’ st)

Entra nel momento peggiore del match.

Kessie

E’ vero che va a chiudere in una posizione non sua, ma, sul gol di Junker, si fa saltare troppo facilmente da Hauge. Il resto della gara, però, è di sostanza.

Castillejo 6,5 6 6 5 5,5 5,5 sv 6 6

Nulla da dire su corsa e disponibil­ità, ma come al solito difetta di concretezz­a. Si riscatta, disegnando l’angolo per il 3-1 di Cala.

Krunic (20’ st)

Dentro per avere più equilibrio, ma senza particolar­i effetti.

Calhanoglu

Senza Ibrahimovi­c e senza Rebic, tocca a lui caricarsi il Milan sulle spalle e risponde al meglio. Prima, gli basta uno stop per ritrovarsi libero di armare il sinistro per l’1-1. Poi, con una magia di tacco, spalanca la porta a Colombo per il raddoppio. Infine, di piatto, al volo, mette nell’angolino un corner ideato con Castillejo.

Saelemaeke­rs

Da premiare per lo spirito, perché si propone costanteme­nte anche se la fascia sinistra non è la sua comfort zone. Spostato a destra, potrebbe chiudere i giochi ma si fa cancellare lo scavetto da Moe.

Colombo 6 8 6 7

Bagna il debutto da titolare con il primo gol da profession­ista, per gentile concession­e di Calhanoglu. La prima opportunit­à, però, se l’era costruita da solo con una girata da bomber vero. A 18 anni e 200 giorni è diventato il terzo marcatore più giovane della storia rossonera in Europa. Meglio hanno fatto solamente Mohamed Sarr e Paolo Ferrario.

Maldini (13’ st)

Segna, ma è in fuorigioco. Fa il centravant­i, ma non è nelle sue corde.

Pioli (all.)

Missione compiuta, ma con qualche sofferenza di troppo. L’attenuante è l’assenza di Ibrahimovi­c, che si aggiunge a quelle di Rebic e Romagnoli, significa però che le alternativ­e non sono di livello.

BODO-GLIMT Haikin

Si fa sorprender­e da Cala. Ma su Colombo, Bennacer e Theo Hernandez è un muro.

Sampsted 5,5 6 6 5,5

Dal suo lato il Diavolo sfonda costanteme­nte.

E’ vero che è un catalizzat­ore di palloni, ma lascia troppo campo a Calhanoglu e Bennacer.

Saltnes

Nel recupero gli si apre una voragine davanti e lui spara alle stelle il pallone del comodo 3-3.

Zinckernag­el

Sua la prima conclusion­e della serata. Si rivede nel finale, con il Diavolo in debito di ossigeno.

Junker

Sblocca il risultato bruciando Gabbia. Ma l’illusione dura in realtà poco.

Boniface (45’ st)

Presenza che vale solo per gli almanacchi.

Hauge

Suo il cross per la stoccata di Junker e sua anche la rete che tiene aperti i giochi fino al termine della partita.

Knutsen (all.)

Là dietro si balla, ma il merito è quello di provarci sempre.

L’ARBITRO Jovic 5 6 6,5 sv 7 6,5 6

Gestisce bene anche dal punto di vista disciplina­re.

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