MILLE TIFOSI A ROMA-JUVE
Regioni d’accordo ad aprire gli stadi al 25%, oggi tocca al CTS valutare il protocollo
La partita è appena iniziata. Il calcio scatta in avanti per segnare il gol più importante – la riapertura degli stadi – con l’aiuto delle regioni che marciano compatte (o quasi) e del ministero dello Sport. Mentre il Comitato tecnico scientifico, sostenuto dal dicastero della Salute, gioca in difesa.
LE REGIONI. Ieri la conferenza delle Regioni ha elaborato due documenti e li ha inviati al governo: uno sulle linee guida per la partecipazione del pubblico agli eventi e un altro per la ripresa degli sport di contatto. Sono due temi centrali per la sopravvivenza delle discipline. Nel calcio, ad esempio, il lockdown e le porte chiuse hanno causato ai club perdite pari al 14% del fatturato. «La nostra proposta prevede la partecipazione di spettatori muniti di mascherine, a cui sia stata misurata la temperatura in ingresso, esclusivamente in posti a sedere assegnati personalmente, distanziati e nei limiti massimi del 25 per cento della capienza dell'impianto» ha dichiarato il ligure Giovanni Toti, vice presidente della Conferenza. I documenti sono stati approvati all’unanimità, con un caso abbastanza clamoroso: il Lazio - che poche ore prima aveva dato il “via libera” all’ingresso di 1000 tifosi per Roma-Juve di domenica e per Lazio-Inter del 4 ottobre - non è d’accordo. Il delegato della regione, pur non votando contro, ha abbandonato la sala in forte disaccordo con i colleghi. «Ritengo sbagliato oggi anche solo ipotizzare la riapertura degli stadi fino al 25% creando quindi assembramenti che possono raggiungere il numero di migliaia di persone» il commento di Zingaretti.
IPOTESI. L’argomento verrà affrontato oggi dal Cts, insieme alla discussione sull’alleggerimento dei tamponi (da 1 ogni 4 giorni a 1 ogni 8) come da richiesta Figc. Le nuove linee guida sugli stadi si ispirano al report presentato il 10 luglio dalla Lega Serie A e potrebbero entrare in vigore per il 3-4 ottobre (3ª giornata), ma per superare la soglia dei mille servirebbe una modifica dell’attuale dpcm che è valido fino al giorno 7. Spadafora punta a convincere Speranza e il premier Conte ad anticipare il nuovo decreto di 96 ore, in modo che il calcio possa beneficiarne con un turno d’anticipo. Nel caso in cui non ci riuscisse, i primi match a porte semi-aperte sarebbero Italia-Olanda del 14 ottobre a Bergamo (con un valore altamente simbolico) e il derby Inter-Milan del 17. C'è anche un'altra ipotesi, caldeggiata da Speranza: arrivare alla soglia del 25% in modo progressivo, partendo con un 10/15% della capienza al fine di valutare gli effetti del provvedimento. Il suo vice, Sileri, ha precisato: «Non ho detto riapriamo lo stadio domani a 30 mila persone, ma che il massimo per l’Olimpico può essere 1/4 o 1/3 e che deve essere raggiunto gradualmente. Mille tifosi in tutto lo stadio mi sembra riduttivo, mille in un settore è possibile».
BENEVENTO-INTER. Il Benevento vuole aprire la gara con l’Inter a 1.000 tifosi: riserverà questi posti agli abbonati della scorsa stagione. Nelle prossime ore è previsto il parere favorevole del governatore De Luca.