Corriere dello Sport

C’è l’Olimpico e Morata sogna

Ieri il primo allenament­o dell’attaccante L’ultimo gol bianconero a Roma nella finale di Coppa Italia 2016 Domenica sarà in panchina, ma...

- Di Filippo Bonsignore

Morata in campo. Morata corre verso la Roma. Il momento tanto atteso è arrivato. Ieri Alvaro ha lavorato per la prima volta con i nuovi-vecchi compagni, ha svolto il primo allenament­o in gruppo e adesso sogna l’Olimpico. Gli scatti dalla Continassa lo ritraggono sorridente, felice, carico, voglioso di tornare immediatam­ente protagonis­ta con la squadra che gli ha permesso di sbocciare e di compiere il salto di qualità da talento a campione. Lo spagnolo ha sempre tenuto la Juve nel cuore, dopo il biennio 2014-16 trascorso a Torino, e ora che si è presentata la possibilit­à di tornare non ci ha pensato un secondo in più. «Non potevo dire di no». A fine allenament­o, ha postato sui social le foto della seduta accompagna­te da un messaggio molto semplice: un cuore. Amore puro per la Juve, felicità totale per essere di nuovo a casa. E allora eccolo al lavoro insieme agli altri, dopo un mercoledì trascorso ad allenarsi individual­mente nel rispetto dei protocolli anti-Covid. I sorrisi con Dybala, l’intesa con Cuadrado (cui regalò un assist d’oro contro il Bayern Monaco dopo uno straordina­rio coast to coast all’Allianz Arena nel 2016), i palleggi con Ronaldo del quale è già stato compagno al Real Madrid per quattro stagioni, dal 2010 al 2013 e nel 2016-17. Si erano lasciati, Alvaro e Cristiano, con un trionfo a Cardiff proprio ai danni della Juve nella finale di Champions League. Era quella l’ultima delle 72 gare giocate insieme, in cui sono arrivate 52 vittorie. Non male come biglietto da visita per la coppia, che ora deve ritrovare feeling.

Ora il bomber spagnolo e il fenomeno portoghese si ritrovano fianco a fianco per ritentare l’assalto al trono europeo con la maglia della Juve. Il sogno Champions, Morata l’ha soltanto sfiorato in bianconero ma è stato uno degli artefici della cavalcata che ha portato la squadra allora guidata da Allegri fino alla finale di Berlino persa con il Barcellona: cinque gol per Alvaro dagli ottavi in poi, due al Borussia Dortmund agli ottavi, due al Real Madrid in semifinale e anche il gol del momentaneo pareggio contro il Barça. Logico che ora il popolo bianconero auspichi un epilogo diverso con Ronaldo accanto.

COPPA. Intanto Morata mette nel mirino la Roma. Proprio nella capitale ha firmato l’ultimo dei 27 gol della sua prima vita juventina. E non è stata una rete banale: una sua zampata ai supplement­ari, infatti, il 21 maggio 2016 ha regalato la coppa Italia alla Juve nella finale contro il Milan. C’è la sua firma indelebile sul titolo vinto prima dell’addio e del ritorno al Real Madrid, preludio al giro d’Europa che lo ha portato prima al Chelsea e poi di nuovo nella capitale spagnola, ma sulla sponda Atletico. Alvaro ricomincia dall’Olimpico. Non sarà titolare, in ogni caso, ma si siederà in panchina accanto a Dybala, recuperato dall’infortunio muscolare della notte maledetta contro il Lione e pronto a scatenarsi. Pirlo avrà due jolly non comuni da spendere a gara in corso contro i gialloross­i. Anche all’Olimpico, si partirà con Ronaldo-Kulusevski. Morata, intanto, corre verso la Roma.

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GETTY IMAGES Alvaro Morata, 27 anni, durante l’allenament­o di ieri

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