Corriere dello Sport

MILIK E C. I CASI APERTI DEL NAPOLI

A dieci giorni dalla chiusura delle trattative è ancora lunga la lista dei partenti Cessioni: il nodo Arek si potrebbe sciogliere ma il Tottenham per ora ci riflette. Poi c’è anche Koulibaly da cui dipende l’arrivo di Sokratis

- Di Fabio Mandarini

Dieci giorni alla fine del mercato, da oggi, e una lista ben più lunga di situazioni da mettere a posto. Nell’ordine: innanzitut­to la cessione di Milik e poi quella di Koulibaly, certo. E ancora: quelle di Ounas, Younes, Malcuit, Llorente, Ciciretti e Machach. E poi: la risoluzion­e delle questioni contrattua­li di Hysaj e Maksimovic, entrambi in scadenza nel 2021 e dunque a pochi mesi dallo status di svincolati in assenza di accordo. E per finire gli arrivi eventuali di Matias Vecino dall’Inter e di Sokratis Papastatho­poulos dall’Arsenal. A proposito: l’ingaggio di Sokratis è strettamen­te subordinat­o all’eventuale partenza di Kalidou - altro dubbio gigantesco - e così il difensore greco avrebbe comunicato di non essere intenziona­to ad attendere fino alla fine del mercato. Ovvero: vuol capire se esistono concrete possibilit­à di cessione di Koulibaly e dunque se la sua attesa non sarà vana. Dieci giorni di fuoco. A dir poco.

LA VALUTAZION­E. E allora, la corsa contro il tempo. Sì, il ds Giuntoli dovrà correre come Osimhen in questo frenetico periodo di fine mercato: la priorità, come annunciato da De Laurentiis nei primi giorni del ritiro di Castel di Sangro, è cedere, sfoltire la rosa, ma nel frattempo al vaglio è finito il nome di un giocatore d’esperienza e anche una certa qualità: Matias Vecino. Il centrocamp­ista dell’Inter, 29 anni, è fuori da un po’ e soprattutt­o è alle prese con un programma di riabilitaz­ione: a luglio è stato operato al ginocchio destro dal professor Cugat a Barcellona, per curare una sofferenza meniscale, e non tornerà in campo prima degli inizi di novembre. Ancora un mese abbondante, insomma. Il club nerazzurro, tra l’altro, lo valuta 15 milioni di euro, mentre il Napoli non vorrebbe andare oltre i 10 milioni. Altro ostacolo, il più alto probabilme­nte, è la formula: prestito con obbligo di riscatto, la richiesta da Milano; prestito con diritto, la risposta. Matias ha già dato il suo placet al trasferime­nto con entusiasmo, ed è di certo un aspetto che fortifica la posizione azzurra, ma l’idea è che questo, se si farà, sarà un affare da ultimi giorni.

PAZIENZA… A TERMINE. A proposito di tempo: Sokratis, 32enne centrale greco dell’Arsenal scelto da Gattuso per occupare il posto che potrebbe lasciare libero Koulibaly, comincia a mostrare segni di insofferen­za. In sintesi: il suo arrivo è direttamen­te e strettamen­te legato alla partenza di Kalidou, non si scappa, ma di recente ha spiegato di non essere disposto ad aspettare all’infinito. Ha dato un termine, insomma: si sentirà bloccato e congelato, facciamo anche promesso sposo azzurro ancora per qualche giorno e poi si riterrà libero di fare tutte le scelte del caso.

NODO MILIK. In Inghilterr­a, nel frattempo, un intermedia­rio è al lavoro con il Tottenham e con Mourinho per districare il nodo-Milik: il Napoli vuole cederlo in prestito con obbligo di riscatto, per un totale 30 milioni di euro (bonus compresi), ma il club londinese riflette ancora su tutto. Arek piace, questo sì, ma l’operazione non è ancora agevole. In Spagna, nel frattempo, continua a rimbalzare la voce chiamata Siviglia: si vedrà. Per il resto, cresce la lista dei Signor-no: dopo i rifiuti di Younes e Ounas, richiesti da Verona e Cagliari, anche Malcuit ha rifiutato una proposta: quella del Parma. Genoa e Crotone insistono per avere Luperto.

Il greco, che non ha più la pazienza di aspettare, è appeso al destino di Kalidou

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Sokratis Papastatho­poulos, 32 anni

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