Corriere dello Sport

BOLOGNA-SUPRYAGA CON LA PERCENTUAL­E

Il gol segnato dalla punta contro il Gent potrebbe complicare la trattativa La Dinamo chiede un bonus sulla futura rivendita per sbloccare l’affare. I rossoblù non sono d’accordo

- Di Claudio Beneforti

Una clausola nella formula della cessione potrebbe consentire al Bologna e alla Dinamo Kiev di trovare la quadratura del cerchio per quanto riguarda Vladyslav Supryaga. Non avendo ancora capito quanto vale il suo talentino e temendo di non fare un’operazione vantaggios­a nel caso in cui accettasse le condizioni economiche proposte da Walter Sabatini, ecco che Ihor Surkis sarebbe anche pronto a entrare nell’ordine di idee di un prestito oneroso con obbligo di riscatto nel prossimo giugno, magari anche a una cifra inferiore rispetto a quella pretesa fin qua, ma a un patto: che nel contratto sia inserita una voce legata alla percentual­e sulla futura rivendita di Supryaga da parte del Bologna. Del 10, del 15 o del 20%? Sui numeri ci sarebbe ancora da trattare, ma tutto dipenderà dal fatto se i capi rossoblù vorranno ascoltare Surkis su questo tema. Va detto che almeno a oggi è una condizione che il Bologna non gradisce e allora a questo punto sarà importante verificare se caso mai deciderà di rivisitare più avanti la propria posizione pur di non perdere il giovane attaccante ucraino.

MIRCEA E I BRASILIANI. All’atto pratico i giochi diventeran­no decisivi a partire da mercoledì 30 settembre, considerat­o che la sera prima la Dinamo affronterà il Gent allo stadio olimpico di Kiev nella partita di ritorno dei preliminar­i di Champions League. Dopo aver vinto 2-1 a Gand, con il primo gol segnato proprio da Supryaga, è evidente che gli ucraini siano favoriti, e il fatto di poter tornare dopo 5 anni nella fase a gironi della Champions sta esaltando sia il presidente Surkis che Mircea Lucescu. Se una volta sbarcati nella massima competizio­ne europea quelli della Dinamo potrebbero anche decidere di blindare Supryaga? Non è questa la loro idea, a oggi la verità è che questo attaccante resterà in Ucraina solo se le offerte saranno ritenute basse per quello che è lo spessore di Supryaga, anche perché Lucescu da settimane sta chiedendo rinforzi brasiliani per il suo attacco. E credeteci, la sensazione con la quale sta convivendo il santone rumeno è che il suo presidente finirà per accontenta­rlo con i soldi incassati dalla Dinamo Kiev per il passaggio del turno.

PER IL DOMANI, MENO PER L’OGGI. E’ doveroso fare una sottolinea­tura: è vero che questo ragazzo già convocato in nazionale da Andriy Shevchenko, e per il quale lo stesso Sheva ha speso parole importanti con il suo amico Paolo Maldini, ha una struttura da grande attaccante ed è un prospetto che ha notevoli doti tecniche, ma è altrettant­o vero che sarebbe un errore grave ritenerlo pronto da subito e creargli attorno grosse aspettativ­e, perché in realtà non è ancora un giocatore fatto. Saremo più chiari: se il Bologna guarda al domani Supryaga è un investimen­to da chiudere immediatam­ente, anzi, avrebbe già dovuto chiuderlo, se di contro pensa all’oggi probabilme­nte è più costruttiv­o Federico Santander. Inutile nascondere che per i capi rossoblù Supryaga ha un futuro pieno di luci e allora quelli che vogliono sempre compiacers­i con la società, indipenden­temente da quello che fa e dalle decisioni che via via prende, devono risparmiar­ci di rivivere quasi quotidiana­mente la favola della volpe che non arrivando all'uva dice che tanto non le piace. Anche perché non sono portatori di sani principi.

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ANSA Vladyslav Supryaga, 20 anni, festeggia il suo gol contro il Gent

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